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Il figlio del ras Di Puorto e il cugino: “Se non era per i morti gli facevo la collana a Sfera”. “Mi piace se uno viene inc…”

San Cipriano d’Aversa. E’ uno scenario da brividi quello che emerge dall’ordinanza sulla strage di Corinaldo, notificata ieri a sei persone (il settimo è stato fermato per associazione a delinquere). Tra i personaggi principali c’è Ugo Di Puorto, Hugo sui social, figlio del ras Sigismondo Di Puorto, ormai da tempo residente nel Modenese, proprio dove il padre era stato arrestato nove anni fa dopo un periodo di latitanza.

Tra le persone più vicine a Di Puorto junior c’è Raffaele Mormone anche lui coinvolto nell’inchiesta e che col figlio del ras dei Casalesi condivide, oltre al tatuaggio “Devil” sulla pelle, anche il rimorso di quella terribile serata.

Il 1 maggio gli investigatori intercettano invece una chiamata che è un’ulteriore conferma della loro presenza nella discoteca. A parlare sono ancora una volta Di Puorto e Mormone. Raccontano di quella sera quando, tornando da Corinaldo, si imbattono all’autogrill proprio in quella che doveva essere la star della serata alla Lanterna Azzurra, Sfera Ebbasta. “E’ solo un pagliaccio coglione, lo schifo una merda…” dice Di Puorto e aggiunge: “ci stavo per litigare…lo stavo per bussare quel figlio di puttana mi diceva con quella faccia da culo e la collana così fuori…”. Mormone lo ferma: “la collana quella con la chitarra…fra Badr (uno degli arrestati, ndr) li se non era stato per i morti te lo giuro Bard li gliela faceva lo guardava in un modo…”. Ma le loro telefonate sono tutte un eccesso, un esagerare, un andare oltre. “Fra ci piacciono i soldi…a me piacciono i soldi” sottolinea Mormone più volte. E di Puorto: “…e a me soldi e adrenalina….mi piace sentire uno che viene inculato”.

Nel riquadro in alto Mormone e Di Puorto; in basso a destra Sfera Ebbasta: i due gli volevano prendere la collana