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Azzurri di Marcianise in lutto: se ne è andata la signora Palmina

Marcianise. A Marcianise dici Napoli e pensi a loro. Filippo e Palmina. Una coppia unita nel lavoro nella merceria di via Fratelli Kennedy e dalla passione per gli azzurri. Davanti al loro negozio si radunavano i tifosi per celebrare ogni vittoria del club, dai due scudetti maradoniani alla risalita in serie A. Il marito, quando chiudevano il negozio per le vacanze, era solito affiggere una bandiera azzurra davanti all’attività.

Ricordi bagnati di lacrime oggi che la città ha dato l’ultimo saluto alla signora Palmina, all’anagrafe Palma Dassetti. I funerali sono stati celebrati oggi presso la chiesa di San Giovanni Paolo II a San Giuliano. Lascia 4 figli.

Il ricordo del sindaco Velardi

Il messaggio di Antonello Velardi: “Se ne è andata Palma Dassetti. Il suo nome e il suo cognome non dicono niente a molti di noi, ma lei è conosciutissima. La conoscevano tutti come Palmina, la moglie di Filippo. Filippo Eufonia. A Marcianise non c’è praticamente nessuno che non conosca la “puteca”, la merceria di Palmina e di Filippo.

La signora Dassetti aveva 84 anni, non stava tanto bene ma è stata fino all’ultimo nel suo negozio che poi era casa sua. Casa e puteca, come ha fatto per tutta la sua vita. Lei e il marito aprirono il negozio nel 1957, appena sposati, e non si sono mai fermati. Filippo, che è ancora un ragazzino nonostante gli anni, ha dedicato la sua vita al negozio e al Napoli, la sua incommensurabile passione.

Dal 1957 ad oggi sono 62 anni, un’eternità. In quella merceria si poteva trovare di tutto, era uno scrigno inesauribile. La “puteca” era conosciuta in tutta Marcianise e anche oltre, ma è stata fondamentalmente un simbolo di Puzzaniello, il rione più popoloso della città. Il mio rione. Quella bottega, e il mondo che si muoveva attorno a quella bottega, è un ricordo per me vivissimo; direi che quel mondo è stato uno spaccato antropologico di Marcianise e ne ha accompagnato l’evoluzione.

Ecco perché scrivo qui della signora Dassetti, di Palmina. Con lei se ne va anche una parte del mio mondo, che ora mi sembra distante anni luce dalle inconsapevolezze affannose dei nostri tempi. 62 anni dietro un bancone, con spirito di assoluto servizio, tra non poche traversie, diventando punto di riferimento: segno di una capacità non comune e di una forza che dovrebbe essere di esempio.  A Filippo un caro abbraccio, ai familiari le condoglianze più affettuose. Gente semplice, lavoratori: la Marcianise che piace a me, la Marcianise migliore.”