Marcianise. Le prove di dialogo si fanno sempre più difficili. L’amo lanciato in queste ore prima dal vicesindaco Angela Letizia, con un appello via social imperniato sulla “mediazione”, e poi dallo stesso Antonello Velardi con un summit mattutino già convocato, non sembra essere stato raccolto dai 9 consiglieri dissidenti. Gli avventurieri, come li abbiamo ribattezzati mutuando l’espressione utilizzata dal primo cittadino dopo la rottura di martedì, hanno in serbo un altro colpo di scena.
Domani i rappresentati dei tre partiti che hanno chiesto l’azzeramento della giunta potrebbero non presentarsi al vertice di maggioranza previsto in mattinata negli uffici comunali di piazza Umberto I. L’intenzione di lasciare i velardiani da soli a discutere è peraltro già stata fatta trapelare: potrebbe diventare uno strappo utile ad avere maggiore forza al momento di trattare martedì, giorno dell’Assise. Appare difficile che il banco possa saltare già domani, ma di certo la probabile assenza dei 9 consiglieri comunali firmatari del documento protocollato martedì scorso renderebbe lo strappo molto difficile da ricucire, almeno a stretto giro.
Un gesto, peraltro, che renderebbe di fatto impossibile anche l’obiettivo massimo degli “avventurieri”, che ruotano intorno a Pd, Campania in Movimento e Campania Libera: mettere sul tavolo i nomi dei nuovi assessori già prima dell’assestamento di Bilancio da votare martedì sera in consiglio. Dialogo in salita dunque tra le due fazioni della maggioranza; da una parte ci sono Antimo Rondello, Raffaele Guerriero, Lorenzo Gaglione, Telia Frattolillo, Gennaro Laurenza, Luciano Buonanno, Tommaso Acconcia, Enzo Galantuomo e Maria Di Lernia che vogliono un nuovo esecutivo. Dall’altra Carmen Ventrone, Pino Riccio, Mimì Laurenza, Antonio Golino, Francesco Tartaglione e Giovanni Valentino più vicini a Velardi e convinti della conferma dell’attuale squadra di governo.