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Tangenti su tangenti: soldi, viaggi e biglietti della Juve. Dalla Regione brutta aria per gli indagati: “Niente stipendio e poi risarcimento”

Caserta. “L’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere a carico di un tecnico di laboratorio in servizio al Reparto di Patologia clinica dell’ospedale di Caserta denota un quadro investigativo con risultanze gravissime che, qualora confermate in fase processuale, non potrebbero che condurre ad una dura pena ed al licenziamento in tronco. La donna, attualmente in carcere, avrebbe addirittura intascato delle tangenti per pagare altre tangenti.”

 

“Oltre alle accuse di assenteismo, i pm le contestano di aver acquistato prodotti non utili al suo reparto in seguito ad episodi corruttivi che avrebbero visto i fornitori fornirle denaro, viaggi, vacanze e addirittura una trasferta a Torino per assistere ad una partita di calcio della Juventus”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli.

 

“Il nostro auspicio è che processo sia celere. Dinanzi ad accuse così gravi è necessario che la sentenza pervenga in tempi brevi. Al di là dell’inevitabile licenziamento in caso di colpevolezza riteniamo che l’accusata debba essere sospesa senza stipendio. Inoltre, qualora le accuse siano confermate, sarebbe giusto e doveroso fare in modo che risarcisca il danno economico provocato al sistema sanitario”.