Casapesenna. L’assoluzione dall’ipotesi di reato di associazione per delinquerdi stampo mafioso era stata il viatico alla scarcerazione di queste ore. Come già ipotizzato 8 giorni fa all’atto della sentenza (clicca qui per leggere), Beatrice Zagaria è stata scarcerata. La quinta sezione della Corte di Appello Napoli ha concesso, questa mattina, gli arresti domiciliari nella sua abitazione ad Ischitella a Beatrice Zagaria, sorella del boss del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria detenuto al 41 bis nel carcere di Tolmezzo.
Ristretta nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere da sette mesi, Beatrice Zagaria (difesa dagli avvocati Angelo Raucci, Nando Letizia e Giuseppe Stellato) ha ottenuto la misura alternativa dei domiciliari dopo la riduzione della pena nel processo in Corte di Appello e l’esclusione dall’accusa di associazione mafiosa. Ha rimediato infatti 3 anni a fronte della condanna a 6 anni e 8 mesi nel primo grado di giudizio solo per la ricettazione dei soldi del clan dei Casalesi (aggravata sempre dall’articolo 7 metodo mafioso).
Secondo la tesi accusatoria la sorella del boss Michele Zagaria, e le cognate, tre donne, avrebbero ricevuto stipendi, di cui sapevano la provenienza illecita, che avrebbero consentito loro di condurre una vita nel lusso. Sono state condannate dieci giorni fa a due anni per ricettazione ma senza articolo 7 le cognate del boss Patrizia Martino, Francesca Linetti e Tiziana Piccolo (rispettivamente mogli dei fratelli Antonio, Pasquale e Carmine Zagaria) accusate di ricettazione per aver percepito lo stipendiò mensile dal clan.