Caserta. Mazzette in danaro, viaggi a Capri o a Torino per la partita di Champions League della Juventus, e addirittura una tangente usata per pagare un’altra tangente: sono alcuni degli episodi contestati ad Angelina Grillo, tecnico di laboratorio in servizio al Reparto di Patologia clinica dell’ospedale di Caserta, finita in carcere per corruzione e truffa nell’ambito dell’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere sull’ennesimo scandalo all’ospedale della città della Reggia, già sciolto per camorra per le infiltrazioni del clan Zagaria.
Per gli inquirenti la Grillo sarebbe il “tuttofare”, colei che fa gli ordini alla ditte fornitrici, o ne incontra i rappresentanti, facendosi pagare tangenti in danaro o sotto forma di biglietti ferroviari o viaggi in località turistiche, come Capri, per acquistare del materiale che il più delle volte non serve al reparto.
In una circostanza – accertano i Nas dell’Arma – la Grillo riesce ad accumulare, sempre tramite somme ottenute dai fornitori, una tangente di circa 5000 mila euro con cui pagare un’altra tangente ad un appartenente all’Esercito, Generoso Vaiano, che si sarebbe speso per far superare il concorso nell’Esercito ai due figli della donna; i soldi sarebbero serviti alla donna anche per accompagnare i figli a Foligno per la prova, poi effettivamente superata.
La Grillo è accusata anche di truffa ai danni dello Stato, per essersi assentata durante l’orario di lavoro dopo aver regolarmente timbrato il badge, e per aver presentato falsi certificati medici che le servivano per andare in vacanza; in una circostanza, è emerso, nonostante il certificato medico, la Grillo si sarebbe recata a Torino per assistere ad una partita di Champions League
Le intercettazioni
Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sulle tangenti nell’ospedale di Caserta i carabinieri del Nas (coordinati dal colonnello Maresca) emerge anche una singolare richiesta formulata all’ex primario Angelo Costanzo da parte di un suo conoscente. Eloquente è l’intercettazione agli atti, che risale al 4 gennaio 2016: “…mia figlia è prossima alla partenza e devo togliermi un dubbio cioè noi abbiamo preso da poco un gatto e abbiamo il sospetto che abbia qualche parassita e volevo farlo esaminare…”. Il primario risponde: “Sì, come no, figurati”, e concordano la consegna dei campioni di feci sui quali eseguire gli accertamenti. Il giorno dopo il Nas intercetta la telefonata durante la quale l’ex primario, dopo essersi informato, rassicura l’uomo sull’esito degli esami: “…tutto negativo”. Secondo quanto scrive il gip, “dal contenuto della conversazione si comprende con chiarezza che l’uomo ha effettuato delle analisi presso il laboratorio dell’ospedale…”.
GLI INDAGATI
ACCARDO Ernesto – Santa Maria a Vico
ALDERISIO Alfonso – Nola
ANGELINO Vincenzo – Crispano
BAGLIVI Giovanni – Santa Maria a Vico
BELFIORE Giuseppe – Caserta
BUCCIERO Gabriele – Marcianise
CANZANO Giuseppe – Caserta
CINCOTTI Cosima Franca – Caserta
COSTANZO Angelo – Caivano
D’AGOSTINO Enrico – Caiazzo
D’ALESSIO Angela – Marcianise
DE ANGELIS Luigi – Caserta
DELLI PAOLI Luigi – Marcianise
DI LAURO Andrea – Napoli
DI LORENZO Milena – Caserta
DIOMAIUTO Luigi – Valle di Maddaloni
GOLINO Vincenzo – Marcianise
GRECO Rita – Caserta
GRILLO Angelina – Marcianise
IODICE Saveria – Marcianise
LAURITANO Gennaro – Marcianise
LEARDI Annalisa – San Potito Sannitico
LIBERATORE Giulio – Piedimonte Matese
MANNA Pasquale – Casalnuovo
MORELLO Andrea – Santa Maria Capua Vetere
NAPOLITANO Domenico – Moiano
PACE Leonardo – Napoli
PANETTA Vittorio – Frignano
PARENTE Francesco – Capua
PATERNOSTO Diego – Caserta
PONTILLO Giovanna Rosaria – Capodrise
SACCO Antonella – Caserta
SCHIOPPA Maddalena – Caserta
SCOTTI Vincenza – Caivano
SFERRAGATTA Giovanni – Capua
SORBO Maria – Capodrise
TELESCO Vincenzo – Napoli
TORRE Giuseppe – Marcianise
TUCCI GIUSEPPINA – Caserta
VAIANO Generoso – Marcianise
ZINZI Domenico – Caserta