Marcianise. La vicina Valle Caudina, il Basso Lazio e la Romagna. Tre tappe di un percorso partito da Marcianise. Tre zone dove i Belforte provano a mantenere vivi gli interessi e a resistere all’offensiva dello Stato. A evidenziare questo scenario è la Dia nella relazione semestrale resa nota nelle scorse ore.
“Nella Valle Caudina opera il clan PAGNOZZI, con proiezioni nelle province di Benevento, tramite sodalizi satellite, e Caserta, attraverso storici rapporti con il cartello dei CASALESI e con gruppi di Marcianise. Il clan PAGNOZZI è operativo anche a Roma, dove è radicato da anni con un ruolo di primo piano in diverse zone del quadrante sud della Capitale” si legge nel dossier.
“Spostando l’attenzione sul territorio di Cassino, occorre sottolineare che anche in questo caso si è registrata, nel tempo, una crescente proiezione dei sodalizi criminali campani, in particolare originari del casertano. Si è, infatti, evidenziata la presenza di soggetti appartenenti al clan dei CASALESI, agli ESPOSITO di Sessa Aurunca (CE), ai BELFORTE di Marcianise, ai clan napoletani LICCIARDI, GIULIANO, MAZZARELLA, DI LAURO ed al clan dei GIONTA, originario di Torre Annunziata”.
“Oltre alle presenze dei CASALESI in Emilia Romagna, sono stati accertati interessi più specificatamente a Rimini, del sodalizio D’ALESSANDRO, originario di Castellammare di Stabia, del gruppo criminale VALLEFUOCO e del clan BELFORTE di Marcianise. A Forlì-Cesena sono stati segnalati soggetti legati alla famiglia NUVOLETTA di
Marano di Napoli, mentre nella città di Ferrara recenti indagini hanno rilevato l’attivismo nello spaccio di sostanze stupefacenti di elementi collegati al cartello napoletano dell’Alleanza di Secondigliano. In provincia di Ravenna sono state rilevate, invece, presenze di soggetti riconducibili al clan LO RUSSO del quartiere Miano di Napoli.”