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Bimbo picchiato a morte, novità choc: i genitori si scambiavano le foto delle botte date al piccolo

Di 19 Luglio 2019Luglio 14th, 2020Cronaca, Nazionale

Nazionale (Filomena Indaco). Le violenze sul piccolo Leonardo Russo, morto a fine maggio per le botte dei genitori, andavano avanti da almeno un mese. Non si è trattato di un caso isolato, come invece avrebbe voluto far credere la madre. A dimostrarlo sono le decine di scatti trovati sui telefonini della coppia, in cui sono evidenti sul volto del bambino i segni delle percosse subite. Quando il piccolo è arrivato lo scorso 23 maggio in fin di vita in ospedale a Novara i medici hanno subito capito di trovarsi davanti a un caso di maltrattamenti. Il bambino di appena venti mesi aveva il corpicino ricoperto da ecchimosi: a essergli fatale è stato un violento calcio che gli ha fatto esplodere il fegato.

 

Le analisi sono state disposte sulle foto presenti negli archivi dei telefoni della madre e del patrigno del bimbo, Gaia Russo e il suo compagno, Nicholas Musi, indagati per omicidio volontario. Nelle decine di scatti trovati, che documentano normali momenti di vita familiare i segni delle percosse subite, sono evidenti sul volto di Leonardo: una volta un livido in fronte, poi un occhio nero e poi entrambi. La datazione delle fotografie è considerata essenziale per chiarire i ruoli avuti da Russo e Musi.