SANTA MARIA CAPUA VETERE = (Antonio Tagliacozzi) Questa volta non si è trattato del solito furto di arredi in rame dalle cappelle del cimitero, bensì di un atto vandalico, di un danneggiamento che ha tanto il sapore di un avvertimento nei confronti di qualcuno, di un messaggio lanciato per stabilire alcuni principi che potrebbero essere stati violati. Il tutto si è verificato nella notte ai danni di alcuni loculi siti nelle due cappelle della congregazione della Vergine Assunta dove circa una decina di nicchie sono state sfregiate con la rottura delle lapidi ed alcune rotte versimilmente con un martello o con una grossa mazzola.
Nessun furto si è verificato, ma solo questi danneggiamenti che hanno colpito i loculi anche di alcuni familiari del priore della congregazione, Errico Concato.
Sull’episodio, l’ultimo di una lunga serie, stanno indagando i carabinieri che hanno repertato sul posto elementi utili alle indagini. Certo è che il sacro luogo è sempre più esposto alle angherie, ai furti e ai danneggiamenti di ogni genere da parte di teppisti che trovano terreno fertile per poter mettere a segno i loro infami progetti. A nulla servono le telecamere di vigilanza, l’aver rafforzato i controlli, i delinquenti operano indistrubati creando danni e sconcerto nella collettività. Ma in questo caso, sembra che l’azione sia stata finalizzata per dare un segnale, un avvertimento a livello personale per qualche cosa che è all’atteznione degli inquirenti e che potrebbe venire fuori nei prossimi giorni dpopo gli interrogatori delle vittime di questo ennesimo episodio di criminalità.