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Caos rifiuti: salta la gara di affidamento della ditta DHI. Strade invase dagli “ingombranti”

SANTA MARIA CAPUA VETERE = (Antonio Tagliacozzi) Tutto da rifare per la gara di affidamento del servizio igiene. L’apposita commissione, infatti, non ha giudicato valida la documentazione presentata dall’unica partecipante, la DHI ed ha preso atto della situazione trasmettendo tutto al Sindaco ed alla giunta per le opportune valutazioni. In sede di verifica della documentazione presentata dalla società che detiene in proroga da anni il servizio, la commissione, presieduta dal dirigente l’ufficio tecnico, Giancarlo d’Aco ha evidenziato che “l’offerta tecnica della ditta DHI (Di Nardi Holding Industriale spa) risulta carente della documentazione economica e che tale carenza comporta non solo la mancata attribuzione del punteggio, ma l’esclusione dalle successive fasi di apertura dell’offerta economica”.

 

 

A distanza di anni, quindi, si sta ancora in proroga per un servizio così delicato ed importante. La gara di appalto per l’affidamento del servizio di igiene urbana sul territorio cittadino per la durata di cinque anni aveva una base d’asta di 32 milioni di euro complessivi (circa sei milioni di euro all’anno) e l’appalto doveva essere aggiudicato con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità – prezzo. Attualmente il servizio di igiene urbana è affidato in proroga da anni alla ditta DHI ed il nuovo appalto, salvo imprevisti, (contestazioni, ricorsi, lungaggini burocratiche ed altro) non potrà andare in vigore non prima della fine del prossimo anno. Continuano, intanto, i disagi per la mancata raccolta degli ingombranti e dei RAEE. La raccolta degli ingombranti è fondamentale dal momento che i cittadini incivili, stanno abbandonando nelle strade cittadine ed in periferia ogni sorta di materiali senza un preventivo accordo con la ditta. Ciò ha comportato che in alcune zone della città, per giorni fanno bella mostra di sé divani, sedie, televisori e quant’altro, in attesa che qualche anima buona passi e li raccolga e li trasporti in discarica. E così non va, e poi si fanno le multe, dicono, per il mancato rispetto degli orari e della tipologia di rifiuti da conferire nei giorni stabiliti.