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Mare sporco, Procura indaga per disastro ambientale: caccia a 1600 scarichi illegali. E domani arriva il sottosegretario

Di 23 Giugno 2019Cronaca

Castel Volturno. Disastro ambientale. E’ questo lo scenario entro il quale si muove la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha aperto un’inchiesta destinata a far luce sul caso mare sporco e sulla correlazione col funzionamento dei depuratori. Un’attività che si muove in parallelo con i dati ufficiali dell’Arpac ma che punta proprio sul tracciato dei Regi Lagni.

Sotto la lente di ingrandimento ci sono 1600 scarichi illegali e in un’area in particolare, quella tra la foce del Volturno e il Lago Patria. Intanto la vicenda sta assumendo rilevanza nazionale. Domani arriverà in zona anche il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo: sarà accompagnato dall’Ammiraglio della Direzione Marittima Campania, il Comandante Pietro Giuseppe VELLA, in un sopralluogo via mare lungo tutto il litorale Domizio.

Un percorso, con partenza dal porto di Napoli andando verso nord, voluto dal sottosegretario Micillo, per portare l’attenzione sulle criticità delle acque della Campania, in particolare in corrispondenza delle foci di sbocco dei canali dei Regi Lagni, del Volturno e del depuratore di Cuma. Sulla motovedetta con il sottosegretario, per illustrare con un approccio scientifico i problemi che affliggono la zona, si legge in una nota il professore Massimiliano Lega, Capo della Segreteria del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente ed esperto in tematiche ambientali della Campania e lo scienziato americano John Kosmatka, docente della University of California di San Diego e direttore del California Nasa Space Consortium, che riunisce le più prestigiose università al mondo.