Pozzuoli/Castel Volturno. Lidi con “offerta a piacere”, mare a tratti fosforescente, scooter fino in spiaggia. E’ questo lo scenario documentato giovedì pomeriggio in tour sul litorale domizio portato a termine dalla giornalista Marilena Natale tra Pozzuoli, Giugliano e Castel Volturno.
Da Licola a Lago Patria, passando per spiagge libere, foce e depuratori, per documentare lo stato del litorale domizio con un appello provocatorio ai sindaci dei Comuni coinvolti: “Venite a farvi il bagno domani mattina (venerdi, ndr) alle 10 in quest’acqua fosforescente. Io vi riprenderò”. L’invito è caduto nel vuoto ma l’attenzione sulla situazione dei depuratori da parte dell’autorità giudiziaria resta elevata nonostante i rassicuranti dati Arpac.
Arpac dà la colpa alle microalghe
Ecco la posizione ufficiale di Arpac: “Con i primi giorni del mese di giugno è partita l’estate del 2019 dopo una primavera piovosa e fredda, più simile ad un brutto autunno. Questa particolare situazione meteorologica ha inevitabilmente influenzato l’ambiente, incluso l’ecosistema marino. La temperatura superficiale delle acque costiere dalla fine del mese di maggio ad oggi ha subito, in molti casi, un aumento di cinque o sei gradi, passando da 21 – 22 gradi a 27 – 28 gradi. Questo brusco aumento delle temperature, determinato dal forte irraggiamento solare, è stato accentuato dalla presenza lungo costa di acqua a bassa salinità che galleggia sugli strati più profondi e più salati, ricca di solidi sospesi e di microalghe la cui crescita è favorita dal forte irraggiamento solare, dalla ricchezza di nutrienti e dall’aumento delle temperature.”
Ad oggi, i risultati delle analisi sui prelievi effettuati lungo la costa della Provincia di Caserta, dalla Foce del Garigliano fino alla sponda nord del Fiume Volturno hanno dato tutti esiti favorevoli, mentre i risultati per la parte a sud del Volturno saranno disponibili nel pomeriggio di domani. Lungo la costa flegrea, nella Provincia di Napoli, sono stati registrati, a seguito dei prelievi effettuati il 17 giugno, due superamenti dei limiti nel Comune di Pozzuoli e, in particolare, nelle acque denominate “Stazione Marina di Licola” e “Collettore di Cuma”.
“Da più parti giungono segnalazioni relative a “mare sporco”, anomala colorazione dell’acqua, presenza di schiuma e di rifiuti galleggianti che hanno allarmato i bagnanti sulla salubrità delle acque. Dai dati ottenuti fino ad oggi, non si riscontrano in tal senso elementi che facciano pensare a particolari criticità, anche se è evidente il consistente sviluppo di microalghe in grado di conferire spesso alla massa d’acqua una colorazione non naturale, microalghe responsabili della formazione di schiume o bolle in superficie: tutti elementi che generano allarme e diffidenza nei bagnanti.”
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