Macerata Campania/Santa Maria Capua Vetere. Svolta nell’inchiesta sulla morte di Giuseppe Ciarmiello, il 39enne di Macerata Campania, deceduto ieri al termine di un calvario durato quasi 24 ore. Come riferito da “Cronache”, 7 persone tra medici e infermieri sono state iscritte nel registro degli indagati per il decesso avvenuto la settimana scorsa.
Un momento chiave per l’inchiesta che arriva proprio nelle ore in cui nella chiesa di Sant’Andrea a Santa Maria Capua Vetere sono stati celebrati i funerali di Ciarmiello. Il dramma è avvenuto la settimana scorsa: dopo una cena con gli ex colleghi Peppe stava rientrando in scooter nella sua abitazione di Macerata Campania. Era in sella al suo Beverly quando, all’altezza di via IV Novembre, ha incontrato sulla sua strada una transenna. Un ostacolo non segnalato in un punto poco illuminato: l’impatto è stato molto violento.
Stando a quanto ricostruito, Ciarmiello è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Proprio in riferimento al nosocomio della città del Foro ci sono altri aspetti degni di approfondimento: il povero Giuseppe ha atteso infatti 8 ore prima di essere operato. Giunto in ospedale alle 3 di notte, è finito sotto i ferri alle 11 del mattino.
Il timore che il caso sia stato sottovalutato esiste, anche se la rottura delle costole aveva perforato la milza, ormai spappolata, ed un polmone. Giuseppe è deceduto per un arresto cardiocircolatorio. Ieri mattina la salma è stata liberata dopo l’autopsia, i cui risultati saranno depositati non prima di un mese.