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Incendi e fumi nell’aria, Gadola: “Pene severe per i trasgressori”

Recale. É arrivato il grande caldo. Purtroppo è arrivata anche l’incivilta’ di tante persone che per non pagare il giardiniere dal canto loro potrebbero raccogliere l’erbaccia e sterpaglie inserendole in varie buste per umido, commettono peraltro atti illegali incendiando erbacce ed altro nel proprio giardino con il rischio di essere denunciati dai vicini e puniti penalmente anche con la reclusione da 3 a 7 anni. Ormai con l’estate arrivata, le finestre semichiuse per il caldo afoso anche notturno, le stanze potrebbero riempirsi di fumo provocando anche problemi di salute respiratori. Interviene sul fenomeno pericoloso l’avvocato Arnaldo Gadola peraltro uno dei candidati al Parlamento Europeo del 26 Maggio scorso.

 

“In buona sostanza- afferma Arnaldo Gadola- il divieto che il Codice Civile e penale vuole esprimere è quello di non dare fastidio e provocare danni al vicino. Il fumo può compromettere la salute dei vicini arrecando qualche specifico danno come problemi di arresti cardiaci, gravi problemi respiratori. Purtroppo soprattutto in questo periodo e nelle ore notturne qualcuno ne approfitta selvaggiamente senza scrupolo per i danni che potrebbero provocare alla salute dei bambini, anziani e anche meno anziani. In teoria anche un incendio di modeste dimensioni, lanciato alla mercé del vento, che potrebbe espandersi la portata, é possibile di procedimento penale. La Cassazione peraltro ha detto che scatta ugualmente il reato fi incendio colposo di un proprio terreno anche se il pericolo per la pubblica incolumità non è costituito necessariamente dalle sole fiamme di vaste dimensioni e tendenti a propagarsi, ma anche dalle loro conseguenze, quali il calore, il fumo, la mancanza di ossigeno, l’eventuale sprigionato di gas pericolosi dalle materie incendiate. Se si tratta di rifiuti non pericolosi la pena è ridotta con arresti da tre mesi a un anno o con l’immensa da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. Se di tratta di rifiuti pericolosi la pena è più elevata con arresti da sei mesi a due anni e con l’immensa da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. L’articolo 449 del Codice penale inquadra come reato di incendio la condotta di chi raccoglie erbacce e sterpaglie e le brucia generando fiamme e fumo nocivo per la salute della persona. Pertanto mi auguro un maggiore controllo anche nelle ore notturne delle autorità competenti con punizione dei trasgressori”.