Skip to main content

Forza Italia chiede l’immediato azzeramento della giunta: Ferrara è già ad un bivio

San Felice a Cancello. A nemmeno tre settimane dalla proclamazione il sindaco Giovanni Ferrara è già ad un bivio importante. Ieri sera in una riunione tenutasi a Piedarienzo il 42enne si è incontrato con i 5 consiglieri di Forza Italia e con con alcuni grandi elettori che li hanno sostenuti.

Senza troppi giri di parole i 5 cinque hanno chiesto per andare avanti l’azzeramento della giunta, attualmente composta da 4 elementi.

Nella nuova determinazione politica dell’esecutivo 2 assessori li sceglierebbe Forza Italia, uno alla Lega (vicesindaco), uno di fiducia del sindaco (potrebbe scegliere tra i 3) e l’ultimo sarebbe Orlando Savino.

Il vicesindaco alla Lega in quanto il sindaco è espressione delle civiche e il presidente è di Forza Italia.

Secondo Forza Italia questa amministrazione è partita male nella composizione della giunta e va posto rimedio ad un errore effettuato dal primo cittadino che prima è partito in un modo (esecutivo tecnico) e poi ha nominato vicesindaco un consigliere eletto in una civica.

 

Il lupacchiotto de’ Roma

 

Inoltre sempre secondo i 5 consiglieri azzurri dietro Ferrara ci sarebbe un ‘mentore occulto’ che avrebbe determinato parte delle scelte, una persona di San Felice centro. Infine Forza Italia sempre ha commentato in maniera non positiva le parole di Marco lupacchiotto Sardella, e si aspetta una presa di posizione diversa da parte sua.

Le parti si sono aggiornate a lunedì, la questione è tutta sanfeliciana, infatti il plenipotenziario di Magliocca, Giuseppe Guida, ha esaurito la sua funzione di coordinamento della lista e a lui va comunque un apprezzamento per l’imponente lavoro posto in essere.

Ferrara quindi davanti ad una scelta, non sarà semplice anche perchè anche alcuni delle civiche rivendicherebbero visibilità in giunta. Per lui ci sono pochi margini, infatti a questi 5 bisogna aggiungere sempre i due della Lega che condividono in pieno le rivendicazioni dei colleghi.

Chiaramente gettare tutto alle ortiche sarebbe una follia, il paese è nello stato in cui tutti sappiamo. Bisogna ripartire tutti compatti e con condivisione nelle scelte.