San Felice a Cancello. Rifiuti, incubo emergenza a San Felice: Fiadel proclama stato di agitazione. Ecco la nota del sindacato: “Gli operai della Buttol Srl da oggi sono in stato di agitazione per il mancato pagamento di due mensilità (aprile e maggio) e per protestare anche contro l’atteggiamento di completo disinteresse mostrato dall’azienda ma anche dal Comune.
Nei giorni scorsi avevano presentato una richiesta di incontro al nuovo Sindaco per dirimere la questione, unitamente all’azienda, ma dopo abbiamo atteso una settimana invano, poiché, a quella richiesta non è seguita alcuna risposta, per cui, allo stato attuale la situazione è praticamente e drammaticamente immutata.
L’ultimo stipendio percepito dai lavoratori risale a marzo.
Nei prossimi giorni, oltre ad un rallentamento delle attività di raccolta, saranno indette anche delle assemblee sindacali per incontrare i lavoratori e decidere eventuali nuove iniziative da promuovere per rivendicare il pagamento delle retribuzioni, se la situazione dovesse precipitare, siamo pronti anche a ricorrere a soluzioni drastiche, per evitare che ci sfugga di mano.
Fino ad oggi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e, nonostante tutto, i lavoratori ogni giorno ed ogni notte hanno continuato a recarsi al lavoro, con grandi difficoltà anche solo per l’acquisto della benzina, garantendo il servizio senza alcun intoppo. Già oggi diverse famiglie raccontano forti disagi nel quotidiano, nel rispettare le scadenze di affitti, mutui, bollette, spesa per il cibo, spese scolastiche per i figli.
Oggi è stata presentata un’apposita richiesta di intervento alla Prefettura di Caserta, avviando contestualmente lo stato di agitazione delle maestranze impiegate nel cantiere r.s.u. di San Felice a Cancello, un tavolo istituzionale necessario per sostenere e dare voce i lavoratori, con l’auspicio di indurre chi di dovere, ognuno per le proprie competenze e responsabilità, ad attuare scelte e fornire risposte volte al recupero delle mensilità arretrate.
Se anche la nuova amministrazione non è in grado di prendere decisioni, come ad esempio prevedere il pagamento diretto delle spettanze ai lavoratori, ciò è segnale di un totale disinteresse nei confronti degli e di chiusura verso le loro legittime istanze.
Ci scusiamo con tutti i cittadini se tale situazione sarà causa di ulteriori difficoltà. Ma i cittadini sappiano che le responsabilità stanno altrove. Proseguiremo l’agitazione fino a quando non sarà corrisposto tutto quanto dovuto ai lavoratori, senza sconti per nessuno.”
La lettera con cui è stato proclamato lo stato di agitazione
Oggetto: Cantiere Igiene Urbana Comune di San Felice a Cancello
“Richiesta avvio procedura di raffreddamento art. 2 comma 2 legge 146/90 e 83/2000;
Proclamazione Stato di Agitazione
La scrivente O.S. rappresenta che, allo stato attuale, l’azienda non ha corrisposto due mensilità, precisamente quella di aprile e maggio, senza peraltro fornire adeguate informazioni a riguardo, per cui con la presente, si formalizza la richiesta di avvio della procedura di raffreddamento, ai sensi dell’art. 2, comma 2, di cui alla legge 146/90 e ss.mm.ii., nel contempo si intende proclamato lo stato di agitazione delle maestranze impiegate presso il cantiere di igiene urbana di San Felice a Cancello.
Resta inteso che le maestranze nel periodo di agitazione si atterranno scrupolosamente allo svolgimento delle proprie mansioni nel rispetto delle norme previste dal codice della strada, nonché delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.”