Santa Maria Capua Vetere. “Angelo stava bene. Non ha mai avuto un problema”. Lo ripetono comunque un mantra. I familiari di Angelo Serra, ma anche i suoi compagni di cella. Nessuno riesce a spiegarsi come, quel ragazzone di 38 anni, sia morto all’improvviso. Coloro che condividono con lui la camera alla casa circondariale ieri mattina sono andati a svegliarlo e hanno fatto la drammatica scoperta.
Inutili i soccorsi, il 38enne di Caivano era già deceduto da tempo probabilmente per un malore ma questa resta solo una delle ipotesi. Al momento le indagini vanno avanti in un riserbo stretto ed anche il suo legale di fiducia, l’avvocato Daniele Delle Femmine, attende di conoscere i primi atti dell’indagine. La famiglia al momento non ha presentato denuncia, ma la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha voluto comunque predisporre l’esame autoptico.
La salma è stata così sequestrata e trasferita all’istituto di medicina legale di Caserta dove domani mattina sarà effettuato il test, a questo punto indispensabile per conoscere la verità sul decesso. Soltanto dopo l’autopsia i familiari potranno rivedere il corpo del loro caro. Serra era recluso in quanto stava scontando una condanna per rapina: l’ultimo arresto era avvenuto proprio a Caserta nel gennaio 2018: venne bloccato dagli agenti della questura in piazza Carlo III dopo aver depredato una donna della sua borsa, sotto minaccia di una pistola rivelatasi poi finta.
Un’esistenza piena di tunnel e costellata di problemi con la giustizia, dalla quale ora chi gli ha voluto bene attende una parola definitiva sulla sua morte.