Skip to main content

Notti da incubo tra fumi e miasmi, intossicata un’intera famiglia: all’ospedale pure 2 bimbi

Marcianise. E’ di quattro persone ricoverate per sospetta intossicazione il bilancio della notte di fumi e miasmi a Marcianise. Un’intera famiglia si è recata questa notte al pronto soccorso dell’ospedale di Marcianise per problemi respiratori. Avevano inalato dei fumi nocivi e presentavano sintomi simili all’asma.

L’allarme è scattato poco prima di mezzanotte in via Domenico Cimarosa, nella zona del liceo Quercia, dove già nei giorni scorsi era stata segnalata la presenza di odori nauseabondi. Stavolta un rogo non meglio specificato ha reso impossibile anche la semplice respirazione per i residenti. A Marcianise sono stati trasportati due fratellini, maschietto di 11 anni, B.G.,  e femminuccia di 9, B.P., insieme ad un 47enne del posto, T.G.; trasportata invece all’ospedale di Maddaloni la nonna, B.P., 77 anni. Nessuno di loro per fortuna è in gravi condizioni.

 

Il primo lancio di Edizione Caserta

Marcianise/Orta di Atella. Finestre chiuse, condizionatori accesi, principi di asma. E tanta paura. Va avanti così ormai da almeno quattro giorni tra Orta di Atella e Marcianise. Da quando è ufficialmente cominciato il caldo sono partite anche le notti insonni degli abitanti di queste due comunità limitrofe.

Il tam tam che va avanti da giorni è incessante: “Puzza nauseabonda, non si dorme”. Tante le segnalazioni che ci sono giunte da diverse zone, in particolare dopo la notte appena trascorsa. A Marcianise già nel weekend l’odore acre si era avvertito soprattutto ad ora di cena e poi all’alba ed in particolare nei quartieri del centro. I miasmi toccano la zona del liceo Quercia e San Giuliano, ma anche il rione Medaglie d’Oro e i Pagani. E quando il vento si ferma il tanfo può durare fino a due ore.

Emicrania e asma sono i sintomi più diffusi, ma al momento non si conosce l’origine di questo problema. Miasmi ancora più intensi ad Orta di Atella dove questa notte si è raggiunto l’apice: dall’estremità di Casapozzano e dalla zona nuova sono giunte tante segnalazioni di persone costrette a barricarsi in casa. “Ci stanno avvelenando e stavolta non sappiamo nemmeno come” afferma qualche residente impaurito. La lunga estate dei veleni è solo all’inizio.