Capua. E’ il caso Frascale il fronte caldo delle prime ore da primo cittadino di Luca Branco. Già prima della sua vittoria di domenica l’architetto si era recato in Regione per avviare l’iter per la rimozione delle ecoballe. Ieri però la senatrice del Movimento 5 Stelle ha rilanciato, evidenziando anche il nodo dei ristori e dell’esenzione dalla tassa sui rifiuti.
“Nel caso del sito di stoccaggio che si trova a Capua in località Frascale – Brezza, questi soldi vengono corrisposti ad una persona che è noto alle forze dell’ordine per essere un affiliato al clan dei casalesi, quindi alla camorra. La Provincia di Caserta, tramite la Gisec, la società pubblica che gestisce questo sito, dovrebbe corrispondere oltre 4 milioni di euro solo per gli anni che vanno dal 2014 al 2018, o peggio ancora potrebbe addirittura acquistarlo. Non possiamo permettere che lo Stato paghi la camorra. Io e tutto il MoVimento 5 Stelle chiediamo che il sito di stoccaggio di Ecoballe di Capua sia immediatamente svuotato, e che qualsiasi atto che possa prolungare un eventuale fitto o altra trattativa venga interrotta” ha puntualizzato Vilma Moronese.
“A causa della creazione di questo sito di stoccaggio, anni fa il Comune di Capua decise di riconoscere un’agevolazione ai cittadini che vivevano nella frazione che ospitava le EcoBalle, in quanto al Comune stesso sarebbero stati riconosciuti dei soldi a titolo di ristoro per l’ospitalità delle EcoBalle. E ciò avvenne sino al 2017, anno in cui però i cittadini, che sino ad allora erano stati esentati dal pagamento della tassa sui rifiuti, iniziarono anche loro a pagarla. Di tutto questo un mese fa, fummo informati io, il consigliere regionale Vincenzo Viglione e gli attuali portavoce al Comune di Capua, Roberto Caiazzo e Nunzia Miccolupi. Studiando le carte, ed i vari documenti, ho scoperto che quei soldi che dovevano arrivare al Comune in realtà non sono mai arrivati, e che sono addirittura superiori alla cifra che si pensava dovesse spettare a Capua.”
L’azione della senatrice pentastellata si muove quindi su due fronti: “il primo è togliere quelle EcoBalle dalla zona di Frascale ed evitare che 1 solo euro possa arrivare a chi è affiliato alla camorra; il secondo sarà far arrivare quei soldi che non sono mai arrivati al Comune e che questi vengano destinati ai cittadini e all’ambiente”.
Il lungo iter per porre le basi per la rimozione dei rifiuti era di fatto già partito venerdì quando Luca Branco si era recato in Regione per incontrare il numero due della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, vicepresidente con delega all’Ambiente. Nel primo atto si fa riferimento anche ad una variazione di peso delle ecoballe, passato da 140mila tonnellate a 103mila.