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Blitz dell’Arma in un supermercato: sequestrati diversi prodotti da frigo. In 2 nei guai

AGGIORNAMENTO. Ecco le foto riguardanti questa vicenda, quella bianca è al vettura dove venivano caricati tutti i prodotti da frigo destinati al market, si tratta di una vecchia Punto, quelle degli anni 90. Nell’altra foto invece ci sono tutti gli alimenti freschi sequestrati e imbustati con le confezioni dell’Asl, destinati ad essere distrutti.

 

Santa Maria a Vico. In seguito a segnalazione che da qualche tempo, quasi quotidianamente verso orario di pranzo, presso un noto Supermercato di Santa Maria a Vico sull’Appia Antica, vengono consegnati prodotti alimentari poi rivenduti a prezzi concorrenziali, trasportati abusivamente poiché soggetti a temperature costanti e controllare avvalendosi di mezzi idonei, sono intervenuti i carabinieri.

I militari della locale stazione, guidati dal maresciallo Pietro Conca, al fine di salvaguardare la salute pubblica, hanno organizzato un efficace servizio di osservazione e proprio verso le ore 12,45 circa dopo frequenti passaggi hanno fermato e controllato un veicolo con alla guida una giovane donna del posto che dipendente dello stesso supermercato stava depositando su commissione, nel magazzino del Supermercato in questione, un importante quantitativo di prodotti da frigo senza alcuna cautela igienico sanitaria in relazione all’idoneità del veicolo (cofano Fiat Punto)…

 

La stessa accompagnata in Caserma dopo formalità di rito veniva denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica, unitamente al titolare del Supermercato, a cui destinata per la vendita la merce rinvenuta! Conca ha richiesto ausilio del personale ASL di Maddaloni che ha disposto il conferimento e distruzione dei prodotti trasportati poiché potenzialmente pericolosi alla somministrazione e commercio, sia per lo stato di conservazione che di trasporto degli stessi… il reato di cui alla L. n. 283 del 1962, art. 5, lett. b) vieta la vendita, la detenzione per la vendita, la somministrazione e la distribuzione per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, mira a prevenire mutazioni che sono qualificate come evento dannoso (prodotto con cariche microbiche superiori ai limiti stabiliti dal regolamento o da ordinanze).