Capua. Lo ha visto in foto e lo ha riconosciuto. “Si, è lui”. Non ha avuto dubbi il titolare dei campi di calcetto di San Tammaro nell’indicare in Giuseppe Della Valle il ragazzo che si era presentato in quella sera del marzo 2018 “a nome del clan”.
Della Valle non era un nome nuovo per lui: già negli anni scorsi aveva infatti denunciato lo zio di quel ragazzo, Antonio Della Valle, finito poi in carcere due giorni fa, proprio insieme al 20enne per lo stesso reato: tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Un’accusa che regge proprio sulla denuncia presentata dal responsabile della struttura sportiva, un ex costruttore già in passato vittima di estorsione.
Ai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere ha riferito di un giovane che si era diretto all’angolo bar mentre era in corso una partita di calcetto, ma non si era soffermato nè sui giocatori nè sul campo. Aveva occhi per il frigo vetrina dove erano esposte le bibite.
“Da oggi tutti i prodotti che tieni nella vetrina frigo li dobbiamo consegnare noi” è la frase che, stando alla denuncia, Della Valle junior avrebbe riferito al titolare. Dopo il suo no, la risposta, stando a quanto evidenziato dalle indagini, sarebbe stata ancora più eloquente.
“Qua mi manda Antonio Della Valle, noi apparteniamo al clan dei Casalesi, quindi la merce da oggi in poi la prendi da noi”. Sentendo quel nome il titolare non aveva potuto fare a meno di chiedere se si trattasse di quell’Antonio Della Valle di Capua uscito di recente. Era l’uomo che qualche anno prima aveva denunciato per estorsione e che ora ha incastrato insieme al nipote, individuato sia dal furgone che dalla foto mostrata al momento della deposizione in caserma.
Gli interessati, nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenuto ieri mattina davanti al gip Iaselli, hanno negato sia le contestazioni mosse che l’incontro al campo di calcetto. La difesa, affidata all’avvocato Nello Sgambato, presenterà ricorso al Riesame, dopo il termine degli interrogatori che proseguiranno venerdì con i tre ai domiciliari per contrabbando.
L’ELENCO DEGLI INDAGATI
Indagati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere
Indagati destinatari della misura degli arresti domiciliari
Indagati destinatari della misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con contestuale obbligo di presentazione quotidiana alla p.g.
Indagati a piede libero e senza alcuna misura
8. FEDERICO CONCETTA, cl’74