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“Ciro Di Marzio” in pizzeria nel pieno delle riprese del film

Caserta. Alla pizza non si rinuncia mai, nemmeno nel bel mezzo delle riprese del film più atteso dell’anno. Visita a sorpresa ieri alla pizzeria “I Masanielli” di Francesco Martucci, dove tra i clienti ha fatto capolino addirittura Marco D’Amore, l’attore che ha interpretato per tre stagioni il personaggio di Ciro Di Marzio nella serie Gomorra.

D’Amore, dopo aver assaggiato la pizza, si è concesso un selfie con Martucci, prima di rituffarsi nel progetto che verte sul personaggio che gli ha dato notorietà a livello internazionale.

Le riprese del film “L’Immortale”, sempre prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – e Vision Distribution in collaborazione con Beta Film, sono partite a Roma il 17 maggio per poi proseguire a Napoli. La troupe si sposterà a breve in Estonia, a Riga per 7 settimane. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio.

Le anticipazioni sul film

Il corpo di Ciro sta affondando nelle acque scure del Golfo di Napoli. E mentre sprofonda sempre più, affiorano i ricordi. E’ il 1980, la terra trema, il palazzo crolla, ma sotto le macerie si sente il pianto di un neonato ancora vivo. Dieci anni più tardi, ritroviamo quel neonato ormai cresciuto, mentre sopravvive come può alle strade di Napoli, figlio di nessuno. Ricordi vividi di un’educazione criminale che l’hanno reso ciò che è: Ciro Di Marzio, l’Immortale.

“Ciro Di Marzio è il male assoluto, il gesto efferato, la violenza ingiustificabile. Ma è anche la tenerezza improvvisa di una carezza, la compassione per il dolore, il gesto eroico del sacrificio – dichiarò Marco D’Amore presentando il progetto due settimane fa -. È un personaggio totale, conflittuale, tridimensionale. Ha la potenza dei grandi protagonisti della letteratura come l’Amleto o lo Iago di Shakespeare, il Caligola di Camus. Non ho mai smesso di pensare a lui. Questa ossessione ha preso sempre più spazio diventando il desiderio di fare un film. Ho la consapevolezza di avere tra le mani una storia che può far battere il cuore, turbare gli animi, stimolare le intelligenze. La storia di un uomo che sa quale condanna sia essere Immortale”.