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Firme, l’annuncio di Abbate: “Andremo al processo contro Velardi”. In 200 pronti a chiedere i danni

Marcianise. L’opposizione entra a gamba tesa sull’inchiesta per le firme false che vede indagate 6 persone tra le quali lo stesso primo cittadino Antonello Velardi. Con un post sui social Dario Abbate ha annunciato che l’intera opposizione si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento penale (per il momento siamo alla fase di chiusura delle indagini) che sarà aperto per falso.

“Nel processo penale noi ci costituiremo parte civile.  Reati gravissimi quali la falsificazione di oltre 200 firme di sottoscrizione di ignari cittadini.  Noi e gli oltre 200 cittadini truffati ci costituiremo parte civile nel processo penale che si celebrerà e così aiuteremo lo Stato ad individuare e a far condannare gli autori dei reati che hanno gettato fango e vergogna sulla città di Marcianise.”

“Chiederemo il risarcimento dei danni che hanno provocato e con i sicuri proventi aiuteremo numerose famiglie bisognose, molte delle quali rimaste senza un’abitazione” ha chiuso Abbate, a nome dei rappresentanti delle altre liste di opposizione.

Una linea molto dura anche nei toni quella di Abbate, frutto di una faida interna con Velardi che va avanti ormai ininterrotta da 3 anni e mezzo. Seppur di reprimenda per la vicenda, più cauti altri esponenti di minoranza. In questo clima in cui l’amministrazione non ha mai tenuto i toni bassi l’ex assessore Angelo Golino spera comunque nell’estraneità dei soggetti coinvolti, in primis il sindaco, ai fatti contestati:  “Io agli avversari non auguro il male, non auguro condanne, non auguro manette, mai avrò a offenderli per fatti personali o perché di opinioni discordi dalle mie, mai denigrerò caratteri, storie personali o familiari, mai utilizzerò menzogne o stratagemmi per spirito vendicativo o perché mossi da cattiverie, nella vita reale così come in quella dei social, avrò, così come ho da sempre, rispetto profondo e massimo nei confronti di chi reggerà ogni volta, pro tempore, le sorti della mia città così come di tutte le Istituzioni in genere.

Ritengo ciascuno dei protagonisti di questa vicenda persone in grado di fare le scelte più opportune, ne ritengo all’altezza anche il Sindaco e confido in un suo atteggiamento ossequioso della legge, del suo ‘sfogo’, leale nei confronti dei suoi sostenitori e in particolare della città intera, non ho da dar consigli e non mi discosterò mai da quanto detto sopra”