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Inchiesta firme, Velardi non ci sta: “Non è mia responsabilità, voglio sapere chi mi ha danneggiato”. Fibrillazione tra gli alleati

Marcianise. Sono ore concitate a Marcianise dopo i sei avvisi di garanzia notificati ieri a 6 persone tra le quali il sindaco Antonello Velardi. Ieri sera nel corso della riunione di maggioranza si è discusso anche di questo, ovviamente e l’argomento potrebbe tornare al centro anche della prossima riunione fissata per inizio settimana. Tra gli alleati c’è fibrillazione non tanto per l’inchiesta quanto per le conseguenze del consiglio di mercoledì.

Pochi minuti Velardi è intervenuto di nuovo sulla vicenda: “Torno sulla vicenda dell’avviso di garanzia che mi è stato notificato ieri a proposito delle firme falsificate presentate in occasione della mia candidatura a sindaco di Marcianise. E faccio qualche ulteriore osservazione.

Nulla so di queste firme, nulla so della genesi di queste firme e della loro presentazione; come candidato a sindaco non ero tenuto a saperlo, non era mia compito né occuparmene né fare alcuna verifica: l’ho già detto e lo ribadisco. Lo spiegherò agli inquirenti appena ne avrò la possibilità. Ma il punto non è questo, rispetto al quale sono serenissimo. Il punto è un altro.

Queste vicenda è stata sollevata da tre consiglieri comunali di opposizione con l’intento di segnalare una mia illegalità. Ma di questa supposta attività illegale io sono una vittima: il danno che ne subisco, sul piano d’immagine innanzitutto, è evidente. Quindi c’è qualcuno che mirava e mira a danneggiarmi. Perché? C’è un’architettura dietro la presunta falsificazione di queste firme? Chi aveva interesse a falsificarle e poi a fare emergere ciò? Insomma, c’è una manina?

La questione è tutta qui. Risponderò alle ipotesi di accusa a mio carico nelle sedi giuste, ma soprattutto vorrò capire e verificare chi aveva interesse a sabotarmi. Mi ritengo danneggiato ed intendo con forza sapere chi ha voluto danneggiarmi e in combutta con chi. Insomma, voglio capire di chi è quella manina. Ci vorrà del tempo, forse; ma ci riesco, di sicuro.”  Tra i destinatari dell’avviso di garanzia ci sono Raffaele Tartaglione, Assunta Foggia, Lorenzo Ovalletto, Alberto Tartaglione e Pasquale Bellopede.