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Crisci un cognome, un villaggio. Domenica si presenta il libro

Arienzo. Domenica, 2 giugno 2019, alle ore 18, presso il salone parrocchiale della frazione Crisci, in Arienzo, il dottor Antonio Crisci, presenterà il suo ultimo lavoro: Crisci un cognome, un villaggio. Il saggio di storia locale, frutto di un lavoro serio e certosino, ha il compito precipuo di riprodurre fedelmente documenti e testimonianze del passato, riguardanti le origini del cognome e del villaggio Crisci.

“L’autore – come scrive monsignor Francesco Perrotta – ha cercato di spiegare il cognome Crisci, poi diventato anche un toponimo; ha detto dei rapporti civili e religiosi intercorsi con l’Amministrazione civile e l’Arcipretura di Sant’Andrea; l’armonia e la sofferenza di essi. Ha raccontato l’autonomia religiosa, ottenuta faticosamente; ha fatto la cronotassi dei pastori ed altro ancora. Antonio, figlio di Alfonso e Francesca Crisci, sente forte il bisogno interiore di lasciare ai posteri la memoria scritta delle proprie origini. Di un cognome presente nel mondo, diffuso in Italia, il primo in Arienzo, tanto da dare origine ad un villaggio.

 

Un villaggio raccolto intorno ad una chiesa; una comunità fatta di gente semplice che detestava “il trono”, come afferma lo stesso autore, inteso come dominio, potere, sfruttamento, e amava “l’altare”, quello dove si celebra il Sacrificio, l’amore, il Vangelo di Cristo, il lavoro. Nella sua presentazione, don Gregorio Crisci sostiene che siamo nati per ricordare quei valori, distillati del tempo, conservandoli gelosamente, nella speranza che non vadano perduti. “In questo modo, il passato non è morto, non è passato, ma diventa essenziale per capire che cosa siamo, che cosa vogliamo e che cosa vorremmo essere”. Quella dello scrittore è una storia scritta col cuore, impregnata di calore e di sentimenti, che non perde di mira la realtà dei fatti, i valori e il lavoro dell’uomo. Un vero e proprio tributo alla propria terra e alle proprie origini.

Nicola Crisci Baffico