Marcianise. Il ras Antonio Letizia voleva mettere le mani sui lavori effettuati negli anni scorsi al rione Marte e nel quartiere San Giuliano. E’ quanto emerge dall’ultima inchiesta sul clan Piccolo. Agli atti dell’indagine c’è un dialogo intercettato in carcere, nel 2009, tra il ras Antonio Letizia “Pezzuccolo” e il figlio Giuseppe detto “Vincenzo”.
Nel dialogo Antonio Letizia, detenuto, dice al figlio di aver appreso dalla stampa dell’esecuzione di lavori di rifacimento in città: “E’ scritto sul giornale, devono asfaltare tutta la strada a Puzzaniello. Adesso stanno facendo Puzzaniello. A via Marte che stanno facendo? Le basole, l’asfalto? La fogna? Forse, la rete fognaria. Azz…Sono soldi la rete fognaria”.
Quindi esorta il figlio ad informarsi in merito poichè, da questo tipo di lavori, i guadagni da estorsioni sono sicuri: “Va bene…informatevi per sapere…quelli li portano quelli i soldi sopra le fogne”. Inoltre Antonio critica aspramente gli otto anni di gestione del clan da parte del fratello Andrea: “Ma la colpa è di mio fratello…alla fine dei conti da sopra siamo andati a finire sotto. Otto anni fuori non ha…a nessuno…io spero a esce. Se non esce e mi scrive, ti devo far vedere che ci scrivo: E che sei stato a fare? Sei stato a fare lo scemo fuori?”.
La conversazione poi verte sulla quota estorsiva di 10mila euro versata per Antonio Letizia e per il fratello Andrea, evidentemente non nota a Pasquale Piccolo Rockfeller e che, attraverso il figlio, dovrà essere riscossa: “Porta sempre la quota a me e a Andrea, quello non lo sa nemmeno”.