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Rischiava ergastolo, clamorosa decisione per figlio del ras “Gnucchino”

Marcianise. Sulle orme del fratello arriva un’altra clamorosa assoluzione per l’altro figlio del ras dei Belforte Gennaro Buonanno detto “Gnucchino”. La Corte di Assise di Appello di Napoli ha assolto Giovanni Buonanno, 38 anni, ora a piede libero e accusato del delitto di Andrea Biancur.

All’epoca dei fatti aveva appena 19 anni. Biancur venne ammazzato nei pressi di un bar del centro di Marcianise probabilmente per uno sgarro. La Dda aveva ipotizzato che alla base del fatto di sangue ci fosse un’offesa nei confronti di “Gnucchino” e aveva chiesto l’ergastolo per il figlio Giovanni, assistito dai legali Raucci e Trigari.

Esattamente come avvenuto quattro anni prima per il fratello maggiore Pasquale, prima accusato del delitto e poi scagionato, anche in questo caso i giudici hanno mandato assolto Buonanno. Allora, in primo grado, entrambi i fratelli erano a processo per l’omicidio di Andrea Biancur, un ammazzato ucciso il 6 aprile 2000 dopo una lite. I giudici della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere condannarono però Giovanni Buonanno alla pena dell’ergastolo ed hanno assolto il fratello Pasquale (difeso in quella circostanza dall’avvocato Giuseppe Foglia) dallo stesso reato, esattamente il contrario di quanto aveva chiesto il  pm della Dda e nonostante Pasquale Buonanno si fosse autoaccusato del delitto.

Tra incredibili colpi di scena e mezze verità giudiziarie, il dato di fatto è che a quasi 20 anni dalla morte di Biancur quel fatto di sangue resta ancora irrisolto.