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Giuseppe non ce l’ha fatta: omicidio in clinica. E’ stato soffocato con l’ovatta

L’aggiornamento

Caserta. Non ce l’ha fatta Giuseppe D.P., l’uomo rimasto aggredito nella notte nella struttura privata di Caserta dove era ricoverato. Si è spento all’ospedale dove era stato trasportato dopo essere stato assalito e ridotto in fin di vita da un altro paziente della clinica. Stando alla ricostruzione della polizia l’anziano sarebbe stato soffocato con dell’ovatta, probabilmente al termine di una lite.

Nelle prossime ore potrebbero arrivare le prime decisioni della Procura sul caso, anche nei confronti del presunto aggressore.

Il primo lancio

Caserta. E’ in corso un’indagine da parte degli uomini della questura di Caserta sul controverso episodio avvenuto nella notte in una struttura sanitaria del capoluogo. Un uomo di 68 anni, D.P.G., originario di Casandrino, si trova ora ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale civile, dopo essere stato aggredito, facendolo quasi soffocare.

Il dramma, stando a quanto emerso, è avvenuto verso mezzanotte nella clinica dove si trovava ricoverato insieme a un altro paziente, alle prese con problemi di natura psichica. Per cause ancora in corso di accertamento quest’ultimo lo avrebbe assalito, stringendoli probabilmente le mani al collo. Poco dopo sono intervenuti gli addetti dando l’allarme: il 68enne è stato prima rianimato e poi intubato. Dopo i primi soccorsi è stato trasferito in codice rosso all’ospedale; la prognosi resta riservata e le sue condizioni appaiono molto serie.

Sulla vicenda indaga la polizia: al momento tra le ipotesi prese in considerazione c’è quella di una lite sfociata poi in aggressione, ma sull’episodio ci sono ancora diversi aspetti da chiarire.