Casal di Principe/Parete. Due interrogatori che scottano e non poco. Uno del 12 aprile, il primo materialmente formalizzato dopo la decisione di passare dalla parte dello Stato. Il secondo chiuso appena 9 giorni fa, quando il percorso intrapreso da Raffaele Bidognetti, figlio del boss “Cicciotto ‘e Mezzanotte” cominciava a essere più chiaro.
Due verbali che sono già sulla scrivania dei pm Antimafia e che sono stati depositati pochi giorni fa nel corso di un processo che coinvolge proprio Francesco Bidognetti. A pesare come un macigno sul boss ci sono ora anche le dichiarazioni del suo primogenito che ha deciso di cambiare vita e di diventare collaboratore di giustizia. Un tentativo nato anche per non seguire fino alla fine le orme paterne. Il vecchio boss, gravato da condanne per omicidio, teme le parole del figlio non per se stesso, ma per gli affari di famiglia e in questo senso Bidognetti junior avrebbe già dato “un dispiacere” al genitore.
In uno dei verbali il neo pentito ha fatto riferimento a un maxi investimento fatto dal padre in una tenuta nella zona del Basso Volturno e sta indicando ai magistrati anche l’identità dei prestanome che hanno fatto girare i soldi e preservato il tesoro di famiglia. A proposito di famiglia il nucleo familiare ristretto di Raffaele Bidognetti lo ha seguito in questo percorso: la moglie ha infatti aderito al programma di protezione.