San Cipriano d’Aversa. Non ci furono favori da parte dell’ex parlamentare Lorenzo Diana agli uomini del clan. A ormai quattro anni dal clamoroso avviso di garanzia, la Dda chiude il caso con una richiesta di archiviazione nei confronti di uno degli uomini simboli del fronte antimafia casertano.
La richiesta di archiviazione è già stata avanzata dal pm Antimafia Maurizio Giordano ed ora dovrà solo essere ratificata dal gip. Una firma che sancirà la fine dell’incubo per l’ex senatore, eletto per tre volte dal 1994 al 2006 con Pds , Ds e Ulivo.
Diana era finito sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafioso nell’ambito di una indagine della Dda di Napoli su presunti appalti truccati per la metanizzazione dei comuni in provincia di Caserta, dopo il filone legato alla Cpl-Concordia ma ad Ischia.
Secondo l’impianto accusatorio, poi smentito dalle successive indagini, l’ex senatore avrebbe avuto un ruolo attivo nel patto tra l’impresa e la camorra, ottenendone un tornaconto in termini di rafforzamento dell’influenza politica sul territorio. Nel mirino anche presunte pressioni sulla Federazioni per attestare un falso ruolo dirigenziale al figlio.