Maddaloni/Arienzo. Dopo un anno di detenzione arriva la svolta per Antonietta Bernardi. Nelle ultime ore il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto infatti la scarcerazione per la 52enne originaria di Arienzo, coinvolta insieme al figlio, Orazio Gagliardi, nella maxi inchiesta sullo spaccio nelle palazzine di Maddaloni. Oltre dodici mesi di cella per la donna, peraltro moglie del defunto Antonio Gagliardi detto “Fanalino”, che torna nella sua abitazione maddalonese anche se agli arresti domiciliari.
Reclusa nella propria dimora aspetterà l’esito del procedimento che è alle battute finali. Le indagini della Squadra Mobile di Caserta, sfociate poi nel blitz dell’aprile 2018, permisero di ricostruire l’esistenza sul territorio maddalonese di una lucrosa e capillare attività di spaccio, svolta senza tregua, in un quartiere desolante e degradato, attività che aveva attirato gli interessi del clan Belforte, che da sempre esercita il controllo sul territorio di Maddaloni.
In particolare, le attività investigative, oltre a delineare il ruolo di ognuno degli indagati, consentirono di individuare le maggiori piazze di spaccio maddalonesi e ricostruire le modalità di funzionamento della commercializzazione al dettaglio delle droghe, confermando, ancora una volta, la centralità del Rione IACP di via Feudo 54, sede di ben tre gruppi di spaccio uno dei quali faceva capo proprio a Antonietta Bernardi e a suo figlio Orazio Gagliardi.