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“Sono delle forze dell’ordine” e costringe prostitute a stare con lui. Scoperte botte e orrori: una stava finendo nel Volturno

Bellona. Nel corso della mattina odierna, la Sezione Polizia Stradale di Casetta, su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura  cautelare in carcere, emessa dal GIP Dr.ssa Alessandra Grammatica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di STELLATO Cesare, cl.’76.

 

Le indagini dirette dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e delegate alla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Caserta erano originate dalle segnalazioni acquisite dagli Agenti di Polizia circa la presenza di un individuo che, qualificandosi come appartenente alle forze dell’ordine e mediante la minaccia di una pistola, aveva commesso violenze fisiche e sessuali in danno di alcune donne dell’est europeo che si prostituivano abitualmente lungo le strade provinciali nei territori ricompresi tra i comuni di Pignataro Maggiore e Castel Morrone.

 

Già le prime investigazioni si erano indirizzate nei confronti dell’indagato, originario di Bellona, già noto alla Polizia Giudiziaria. Le indagini, fondate principalmente sulle denunce e dichiarazioni delle vittime delle aggressioni, consentivano di individuare notevoli analogie nella dinamica criminale: l’uomo, dopo aver avvicinato le vittime per pattuire le prestazioni sessuali, si appartava in luoghi isolati a bordo della propria auto per poi colpirle con calci e pugni, in alcuni casi minacciandole anche con una pistola, in tal modo obbligando le donne a consumare rapporti sessuali non protetti.

 

Prima di allontanarsi, l’aggressore continuava a percuotere le vittime, minacciandole inoltre di morte nel caso in cui avessero riferito a qualcuno l’accaduto. In una circostanza, dopo aver violentato una giovane donna, l’uomo ha cercato di spingere la ragazza verso la ripida e profonda scarpata dell’argine del Volturno, con l’intento di farla cadere nelle acque del fiume; la donna riusciva a darsi alla fuga, salvandosi grazie all’intervento di un passante in transito sulla vicina strada provinciale.

Le testimonianze delle giovani vittime, tutte in grado di riferire informazioni dettagliate, fornendo resoconti comuni delle violenze patite, risultavano pienamente attendibili e reciprocamente corroborate: in particolare, le ragazze, nel riconoscere il responsabile delle violenze, descrivevano la pistola con la quale erano state minacciate, l’automobile dell’indagato ed alcuni indumenti indossati dall’aggressore, tra cui anche soprattutto un tipo di scarpe sportive di colore scuro con una fascia colorata.

 

Nelle prime ore della mattinata odierna gli uomini della Polizia Stradale di Caserta hanno rintracciato l’aggressore che, dopo i rilievi foto-segnaletici di rito, è stato ristretto nella casa circondariale di S. Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Presso l’abitazione dello STELLATO venivano ritrovate sia le scarpe che gli indumenti indossati dal violentatore, così come descritti dalle vittime, nonché rinvenuta l’autovettura utilizzata durante le aggressioni, vettura intestata ad un congiunto dell’indagato ma nella sua disponibilità.