Curti. “Da una parte, dopo aver già sprecato 25.000 euro, il Comune dilapida altri 12.000 euro affidando l’incarico di assistenza nella vertenza avviata dai lavoratori de La Conocchia Multiservizi ad un noto professionista di Roma.
Dall’altra l’Amministrazione Raiano continua a rimanere indifferente nei confronti delle famiglie oneste dei cittadini che, dopo aver ingiustamente perso il lavoro, stanno pagando con le loro tasse gli onorari degli avvocati e le indennità del Sindaco e degli amministratori”.
Questa la dichiarazione del candidato a consigliere comunale, il commercialista Silvestro Nacca.
Nacca si riferisce all’incarico affidaro a Mario Tedeschini del Foro di Roma per la bellezza di 10.943 euro, per un contenzioso oramai diventato inutile. Tutto nasce dalla querelle tra il Comune di Curti amministrata dalla lista Legalità e trasparenza guidata da Antonio Raiano.
Un’altra grana dopo quella delle quaranta famiglie del territorio che non hanno avuto il rinnovo dei contratti per la gestione dei servizi che furono affidati dal comune nel 2013.
Qualche mese prima della scadenza Aprile 2018 Raiano fece fare dalla segretaria comunale un annullamento in autotutela dei servizi affidati alla Conocchia multisrvizi srl prima che scadessero che dovevano terminare a dicembre del 2018.
La società impugnò tale atto ed il Tar campania, gli ha dato pienamente ragione, condannandoli a 3000 euro di spese legali dove si parlava nella suddetta sentenza per gli affidamenti fatti nel 2013,
Raiano, accanendosi contro la società che ad oggi non ha più alcun tipo di affidamento essendo come si diceva prima tutto scaduto, riceve la notifica di un ricorso al consiglio di stato, con uno stanziamento monstre di ben 11 mila euro, ad un legale romano, per non si sa quale motivo ed utilità per le casse comunali e per il paese.
Il signor Raiano continua ad affidare incarichi per esempio all’Avv. Michele Asciore prossimo candidato nella sua lista a 5000 euro o ad uno studio affine a quello del suddetto professionista, tale Alessandro Raucci, di San Tammaro per la somma di 8000 mila euro.
