Marcianise. Che tra il super dirigente Gennaro Spasiano e il sindaco Antonello Velardi la “luna di miele” fosse finita da un pezzo non era certo mistero. Ma quello che potrebbe essere l’ultimo capitolo è destinato a far rumore. Con una nota protocollata in Comune giovedì scorso il dirigente del Terzo Settore replica in maniera dura ai post del primo cittadino che aveva sottolineato come mancassero gli atti per procedere allo sgombero deciso dalla Procura nei confronti dell’immobile di via Lucca di Rosa Belforte. Spasiano contrasta Velardi punto per punto, portando all’attenzione della stessa Procura anche una conversazione WhatsApp di gennaio.
Il dirigente del terzo Settore ha scritto nella nota indirizzata allo stesso sindaco e alla Procura che il 16 aprile ha trovato senza alcuna difficoltà il fascicolo riferito a Rosa Belforte. Il giorno dopo 17 aprile, l’architetto D’Anna si è recato in Procura. Gli atti prodotti sono stati ritenuti più che sufficienti per procedere all’ordinanza di sgombero. La vicenda, come detto, ha un precedente: il 17 gennaio via WhatsApp con un messaggio Spasiano aveva informato il sindaco che era state trovate le ordinanze di ingiunzione alla demolizione di Rosa Belforte e di aver parlato col maresciallo della Procura.
“Non ho mai declinato le responsabilità connesse al proprio ruolo dirigenziale e senza mai cercare di addossare le responsabilità in capo agli altri; nonostante lo scrivente non avesse mai ricevuto una formale consegna (neanche informale) si attivò colloquiando con i diversi dipendenti a cui erano state assegnati nel passato dei procedimenti; colloqui che la dottoressa D’Anna non ha ritenuto utili effettuare, benchè molte volte sollecitati” conclude Spasiano.