Santa Maria Capua Vetere/Caserta. Sanità casertana nell’occhio del ciclone, soprattutto quanto sta accadendo all’ospedale civile di Caserta finisce sotto la lente della Procura.
In questi giorni sta tenendo banco il caso del 39enne di Casagiove, deceduto sabato scorso dopo essere stato 30 ore al Pronto soccorso. Ci sono già 5 medici indagati.
Quella di Salvatore Consolazio non è però l’unica salma sequestrata.
C’è un altro caso, verificatosi lo stesso giorno, riguardante un signore di Santa Maria Capua Vetere.
La vicenda
Il signor Luigi Parto, soggetto attivo e vispo nonostante la veneranda età di 87 anni, come spesso faceva lo scorso 5 aprile, esce in bici per una passeggiata.
A seguito di una caduta accidentale viene trasportato dal 118 al Pronto soccorso di Caserta.
Sottoposto alle cure del caso, riscontrata la frattura del femore, viene operato l’indomani. Dato un leggero stato febbrile post operatorio, il signor Luigi resta in degenza per ancora qualche giorno. Il 13 aprile, mentre colloquia con alcuni amici di famiglia che erano andati a trovarlo, si gira dall’altro lato del lettino al punto tale da lasciare indurre, ai visitatori, che volesse riposare.
Morto all’improvviso
Preoccupati per l’atteggiamento insolito, si avvicinano a Luigi e si rendono conto del suo stato di incoscienza.
Gli amici allertano i sanitari che giungono in reparto dopo circa 5 minuti ma nonostante tutto non possono far altro che constatarne il decesso.
I familiari vengono chiamati e giunti al Pronto soccorso allertano subito le forze dell’ordine, sporgendo, il giorno seguente, regolare denuncia querela per i fatti occorsi al loro caro.
La salma è stata sottoposta a sequestro dal PM Mannu e si è in attesa di conoscere la data dell’autopsia. I familiari si sono rivolto allo studio legale dell’avvocato Benito De Siero, esperto in casi di malasanità, per seguire la vicenda.