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Ordine forense, nuovo ribaltone: tra veti e veleni la spunta Russo

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Incredibile a dirsi. Solo dopo due mesi dalla sua elezione cade il presidente del consiglio direttivo dell’ordine forense e con lui tutto il consiglio che vengono sostituiti da quelli che fino a ieri rappresentavano l’opposizione all’interno del’ordine. E così, con un vero e proprio colpo di mano, l’avvocato Adolfo Russo defenestra il presidente Ottavio Pannone e gli subentra nella carica confermando Mario Iaselli come segretario, Annamaria Sadutto come tesoriera e Mario Palmirani. Si tratta di una vera e propria faida interna fra i vari schieramenti che si combattono a suon di colpi di mano e che stanno rendendo l’ordine forense quanto mai fragile e incapace di darsi una leadership che possa indirizzare le toghe verso la discussione di importanti ed urgenti problemi che investono non solo l’ordine forense, ma anche l’amministrazione della giustizia a livello locale.

 

Alla base di questa faida, un contributo di circa 200 mila euro alla Fondazione Elio Sticco caldeggiata dalla ex presidenza ed ostacolata da alcuni membri del direttivo che erano stati sul punto di essere estromessi dall’organismo. Poi, il colpo di mano, le votazioni e la sorpresa con la sfiducia al presidente Pannone che è passato in minoranza. Comunque, questa è la composizione per lista del consiglio dell’ordine: 6 consiglieri alla lista Avvocati.O, 3 alla lista Avvocatura del Fare Articolo 24, 2 Indipendenti e i 9 di Dignità Forense.

 

Da segnalare che l’avvocato Elio Sticco, dopo anni di aventino è ritornato prepotentemente nella maggioranza del consiglio dell’ordine degli avvocati del foro di santa Maria Capua Vetere. E non finisce qui !