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Scagnozzi del ras nei bar a spegnere schermi: fratello del pentito preso a schiaffi

Marcianise. Preso a schiaffi dal ras dopo il no alla richiesta di tangente. Si incontrano sul tortuoso sentire dei bar di Marcianise le strade di due famiglie di riferimento dei clan rivali: i Letizia per i “Quaqquaroni” e i Buttone, sponda “Mazzacane”. Dopo il caffè, le scommesse online e prima ancora i videogiochi da installare nei locali. Fin dalla fine della faida è così: interessi uguali, ma su sponde contrapposte.

E a pagare sono soprattutto i titolari dei bar che spesso si trovano i rivali fin dentro l’attività, anche se di fatto già sono costretti a sottostare al diktat dell’altro clan. Questa è la ricostruzione fornita agli inquirenti da Claudio Buttone e inserita nella maxi ordinanza notificata lunedì mattina a 30 persone.

Già nel 2007 un imprenditore vicino ai Belforte ebbe richieste estorsive da Andrea Letizia “che pretendeva il pagamento di una somma a titolo di estorsione per la gestione dei videopoker. In particolare Michele Maietta e Mario Russo bloccarono il figlio mentre stava distribuendo videopoker intimandogli di dire al padre che doveva incontrarsi con Andrea Letizia per mettersi a posto.” L’incontro ci fu ma l’imprenditore avrebbe detto di riferirsi a Claudio Buttone. Così dopo qualche giorno il fratello di Bruno venne convocato a casa di Andrea Letizia.

“Andrea mi disse – continua Buttone – che a Marcianise comandavano loro e che quindi se io avessi voluto proseguire l’attività di distribuzione dei videogiochi avrei dovuto pagare l’estorsione a loro. Presi tempo perchè non potevo parlare con Bruno che era al 41bis e non avevo intenzione di consegnargli soldi. Andrea Letizia acconsentì ma dopo qualche mese diede fastidio alla mia ditta mandando i suoi uomini nei bar a spegnere i nostri videogiochi. Allora mi recai di nuovo di nuovo a casa di Andrea Letizia e in quell’occasione mi reiterò la richiesta estorsiva e al mio no mi colpì con due schiaffi”. Da allora però non furono più avanzate pretese almeno fino al 2010, continuando a viaggiare su binari paralleli.