Marcianise. Partiranno domani mattina gli interrogatori di garanzia per le 30 persone arrestate all’alba di ieri dalla squadra mobile di Caserta nel corso della maxi operazione che ha disarticolato il clan Piccolo e gli alleati Letizia e Perreca. Tra i primi a comparire davanti al gip Michele Maietta (per rogatoria) e Domenico Piccolo, Antonio Nacca, Pasquale Piccolo “Rockfeller”, Fabio Buanno e il ras Achille Piccolo. Sono difesi dagli avvocati Giuseppe Foglia, Franco Liguori, Angelo Raucci e Massimo Trigari.
Ad ognuno degli indagati viene contestato il delitto di associazione per delinquere di tipo camorristico, in qualità di promotori, organizzatori e partecipi delle suddetti sodalizi di stampo mafioso che, avvalendosi del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, realizzano, in modo illecito, il controllo delle attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie, l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminose rivali.
L’indagine fotografa la contrapposizione dei clan rivali sul territorio e la lunga scia di sangue che ne è conseguita nel ventennio dal 1990 al 2009 ed il successivo mutamento di strategia dei clan col passaggio dalla fase ‘armata’ a quella silente e virulenta dell’infiltrazione nel settore dell’imprenditoria.
Le attività investigative, incentrate sulle intercettazioni dei colloqui in carcere e sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno offerto un rilevante spaccato delle tensioni interne al clan Piccolo, soprattutto tra la componente “Piccolo” e quella “Letizia”, negli anni successivi al 2005, allorquando, le numerose operazioni di P.G. e il proliferare di collaboratori di giustizia nelle fila del clan Belforte segnavano il progressivo indebolimento di tale sodalizio e la progressiva ripresa delle attività del clan dei Quaqquaroni, nell’ambito del quale iniziavano frizioni tra le due fazioni, per contendersi il ruolo di leader.
DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO CAUTELARE
IN CARCERE
- BUANNO Fabio, cl’63.
- CATERINO Luigi, cl’50.
- CELESTE Francesco Antonio, cl’85.
- CRISTIANO Maria, cl’65.
- DE LISE Pietro, cl’71.
- LARHZAL Achraf, cl’83.
- LETIZIA Giuseppe (detto Vincenzo), cl’91.
- NACCA Antonio, cl’80.
- PERRECA Domenico, cl’63.
- PETRUOLO Gaetano, cl’61.
- PICCOLO Achille, cl’75, già detenuto agli arresti domiciliari.
- PICCOLO Angelo, cl’80.
- PICCOLO BELLOPEDE Palma, cl’77.
- PICCOLO Francesco, cl’80.
- PICCOLO Pasquale, cl’60.
- RICCIARDI Salvatore, cl’83, già detenuto agli arresti domiciliari.
- SCOGNAMIGLIO Gennaro, cl’56.
- TIMBONE Vincenzo, cl’74, già detenuto agli arresti domiciliari.
- LETIZIA Andrea, cl’76, già detenuto.
- LETIZIA Antonio, cl’69, già detenuto.
- LETIZIA Primo, cl’84, già detenuto.
- LETIZIA Salvatore, cl’81, già detenuto.
- MAIETTA Michele, cl’83, già detenuto.
- MASTROIANNI Antimo, cl’65, già detenuto.
- NOIA Luigi, cl’62, già detenuto.
- PERRECA Antimo, cl’57, già detenuto.
- PERRECA Giovanni, cl’60, già detenuto.
- PICCOLO Domenico, cl’75, già detenuto.
- SILVESTRE Salvatore, cl’69, già detenuto.
- TIMBONE Giovanni, cl’72, già detenuto.
Indagati a piede libero
Alessandro Menditti Recale 1973
Felice Napolitano Marcianise 1963
Mario Russo 1985 pentito
Giuseppe Pettrone 1966 Pignataro
LE FOTO