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Buonanno in cella per omicidio: “L’ha investito volontariamente dopo una lite”

L’aggiornamento

Marcianise. Resta in cella per omicidio Giovanni Buonanno, il 21enne di Marcianise arrestato dalla polizia nella giornata di martedì. Le indagini della squadra mobile di Caserta hanno consentito di accertare che Diop non era stato investito accidentalmente. Buonanno pochi minuti prima all’altezza del semaforo aveva avuto un diverbio con la vittima e già in tale occasione aveva tentato di intimorire Diop, fingendo di investirlo.

Poco dopo aveva fatto ritorno, sempre a bordo della vettura, nello stesso luogo e attesa la luce verde aveva puntato Diop lì fermo, accelerando repentinamente e travolgendolo, così provocando la morte arrivata poi il giorno dopo, il 18 febbraio. Il 21enne marcianisano è accusato di omicidio volontario pluriaggravato riconoscendo l’aggravante per futili motivi.

Il gip ha convalidato il fermo e disposto la misura del carcere per Buonanno: l’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato.

Il primo lancio

Marcianise. Sono giunte ad una svolta le indagini sulla morte di Modou Diop, il giovane senegalese morto due giorni dopo essere stato investito da un’auto pirata sul Vialone. La Procura avrebbe infatti individuato il 21enne alla guida della vettura che ha investito il giovane straniero: per questo motivo nelle ultime ore è stato fermato Giovanni Buonanno, 21 anni, di Marcianise.

 

Ad incastrare il conducente della vettura, difeso dall’avvocato Mariano Omarto, le immagini di una telecamera che avrebbero ripreso le fasi dell’incidente. Le indagini si muovono a tutto campo e le manovre immortalate nei filmati non escludono nemmeno l’ipotesi di gesto volontario da parte del giovane.

 

Modou Diop venne lasciato sull’asfalto di viale Carlo III, nel tratto sannicolese, e poi trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta dove morì due giorni dopo.  Il fratello di Modou, Ousmane Diop, giovane e apprezzato arbitro della sezione Aia di Caserta (è uno dei fischietti del campionato di Promozione), lo ricordò con parole commoventi: “Ho perso un’altra battaglia. Ho perso un fratello. Ho perso un membro di famiglia. Ho perso mio cuore. Sappi che hai spezzato nostri cuori.  Hai lottato fino alla fine, campione”