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Estorsione all’imprenditore, verdetto in appello per Massaro e Pascarella. Piccolo sconto per il più giovane

San Felice a Cancello. Arriva il verdetto in Appello per per Clemente Massaro alias ‘o pecuraro di Talanico e Raffaele Pascarella di Durazzano, arrestati per estorsione un anno fa  fuori il  bar La Sosta sulla Nazionale Appia ad Arienzo.
Lo scorso luglio si erano fatti giudicare con il rito abbreviato ed erano stati condannati a 4 anni  Massaro, e a 3 anni e 4 mesi Pascarella.

La Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanne comminata in primo grado, a Pascarella e quella di Massaro è stata portata a 3 anni e 4, con uno sconto di 8 mesi.

Furono stanati dalla squadra mobile mentre stavano per incassare un’estorsione ai danni di un imprenditore che stava effettuando dei lavori ad Arienzo

LA VICENDA

La somma richiesta da Massaro ammontava a 10 mila euro, questo trapela dalla denuncia dell’imprenditore. Il 24enne di Talanico disse: “Questa è zona mia e vi dovete mettere a posto, o mi dai i soldi o ti incendio tutti gli escavatori”.

L’ultimo incontro lo ebbero il 6 aprile 2018, l’imprenditore rispose che non aveva quella cifra in contanti e che gli serviva un pò di tempo.
Gli disse che gli poteva dare una parte dei diecimila euro, il lunedì successivo (il giorno 9, quello dell’arresto), dove furono beccati in flagranza di reato.

 

 

 

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