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FOTO. Ferito dopo lite, ecco i ruoli: colpo esploso da Antonio. Perquisizioni per trovare arma

L’aggiornamento

Villa Literno. Nell’ambito delle operazioni che hanno portato all’esecuzione della misura cautelare nei confronti dei due fratelli Giovanni e Antonio Celiento, i carabinieri hanno anche effettuato perquisizioni alla ricerca dell’arma da cui è partito lo scorso 3 marzo il colpo che ha ferito alla scapola il 26enne operaio ucraino. Controlli anche nell’abitazione di via dei Mille dove i due vivono. La pistola, una calibro 7.65 dagli accertamenti effettuati dopo il raid, non è stata però ancora trovata.

Nell’ordinanza di custodia cautelare emergono anche i ruoli dei due fratelli: a sparare sarebbe stato, secondo la ricostruzione degli investigatori il più piccolo, Antonio.

(nel riquadro Giovanni Celiento)

 

Il primo lancio

Villa Literno. Nel corso della notte i carabinieri della stazione di Villa Literno hanno tratto in arresto due fratelli, entrambi commercianti di stufe a pellet. Le porte del carcere si sono aperte per Giovanni Celiento, 31 anni, e per Antonio Celiento, 27 anni. Il blitz è scattato in via dei Mille a Villa Literno dove i due vivono e dove i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Napoli Nord.

 

Sono accusati di tentato omicidio in concorso aggravato dalle armi per l’episodio avvenuto il 3 marzo 2019 a seguito di una lite futili motivi nella zona del bar Caraibi a pochi metri dalla loro abitazione. I due infatti a seguito di un alterco esplosero, secondo le indagini, con una pistola calibro 7.65 un colpo attingendo alle spalle, in corrispondenza delle vertebre un giovane ucraino di 26 anni, A. P. , operaio residente ad Aversa.

Il colpo entrò dalla scapola ed è stato rinvenuto solo dopo il peggioramento delle condizioni di salute dell’operaio che ha rimediato una prognosi di sette giorni.

È in corso ricerca l’arma utilizzata per il raid. Decisive per l’individuazione dei fratelli Celiento le testimonianze acquisite nel corso dell’indagine portata avanti dai carabinieri della stazione liternese sotto il coordinamento della Compagnia di Casal di Principe, guidata dal capitano Luca Iannotti. I due Celiento sono stati associati presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.