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Pasquale Capitelli e la pizza gourmet esportata in Finlandia. La sua storia…

Santa Maria Capua Vetere. Negli ultimi anni il tema dell’immigrazione è diventato un argomento di grande importanza che riguarda anche  tanti italiani, che decidono per varie ragioni di trasferirsi in un paese straniero alla ricerca di nuove opportunità di lavoro. Detto ciò seguiamo cosa ci ha detto Pasquale Capitelli in un’intervista.  Giovane ragazzo della provincia di Caserta, originario di Santa Maria Capua Vetere, che per seguire il suo cuore si trasferisce in Finlandia dove ha deciso di intraprendere la professione di pizzaiolo che già aveva esercitato nella piccola cittadina.

 

 

 

 

 

 

Ciao Pasquale, come stai? Cominciamo con una domanda ovvia ma non banale. Cosa ti ha spinto a lasciare tutto per trasferirti in Finlandia?

Ciao Imma, molto bene grazie. In primis l’amore mi ha spinto a lasciare tutto e a venire fino a  qui non solo la voglia di provare a vivere all’ estero e provare nuove esperienze. Iniziare a fare il pizzaiolo è stata  una necessità. Sono 5 anni he ho scoperto questa mia passione che condivido con mia moglie e altri ragazzi italiani.

 

Cosa ti ha spinto ad intraprendere la professione di pizzaiolo e dov’è nata questa tua passione?

È nata  per caso in una giornata di agosto 2013.  Quando in un  negozio di una  italo-finlandese che vende pasta di Gragnano conobbi Daniele Matteoni originario di  Roma e Noora Nieminen di  Vaasa, i proprietari della Pizza Bistrot Marco Polo . Incominciammo a parlare e fra una chiacchiera e l’altra ci fu subito simpatia e videro la mia passione per la pizza e che avevo già lavorato nel settore della ristorazione. Dopo qualche mese, nell’ottobre 2013, inaugurarono la pizzeria e io fui chiamato a novembre, da quel giorno siamo una grande famiglia ed essendo per la maggior parte di origini italiane non dimentichiamo mai le vere origini della Pizza, cerchiamo i rispettarle appieno.

 

 

Qual’è la pizza più richiesta?

A parte la margherita che mi ricorda sempre la mia terra la mia Napoli, molto richieste sono la Diavola e la Deliziosa che richiamano molto gli ingredienti delle nostre pizze. Napoli quindi non è molto lontana. La ritrovo ogni giorno nelle mie pizze, tutto mi ricorda le mie origini.

 

Che tipo di farina e ingredienti usi?

Il proprietario importa quasi tutto dall’Italia quindi posso dire che la qualità è ottima. Ma in primis è l’impasto a dover fare la differenza. Noi lavoriamo a maturazione lunga. L impasto resta a lievitare almeno 3 giorni prima di diventare pallina e poi pizza. Quindi ne esce un qualcosa di molto leggero e digeribile. Usiamo Farine 00 a forte resistenza.  E’ davvero difficile a volte non sentirsi come a casa usando determinati prodotti.

 

Una domanda che i pizzaioli devono aspettarsi: “canotto o ruota di carro”

Tendiamo a fare un cornicione alla napoletana ma non esagerato. Cerco di evitare il canotto.

 

Grazie per questa breve chiacchierata Pasquale ti auguro Il meglio, Buona Giornata

grazie a te Imma, ciao

 

 

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