Mondragone. E’ uscito il libro firmato dal giornalista di Palermo, Dario Cirrincione, ‘Figli dei boss’.
Questo è un libro di storie e di storia. Racconta uno spaccato dell’Italia conosciuto solo superficialmente: i figli dei boss. Nati e cresciuti in famiglie di Mafia, Camorra, ’ndrangheta e Sacra corona unita, questi “eredi” sono protagonisti consapevoli o inconsapevoli della storia della criminalità organizzata italiana. I “figli” sono considerati boss di diritto, anche se non vogliono; perché portano il cognome di chi negli anni ‘70, ‘80 e ‘90 ha scritto alcune tra le peggiori pagine della cronaca nera nazionale.
Il testo si sviluppa in tre sezioni: la prima dedicata ai figli dei boss che hanno cercato e trovato una strada alternativa ai circuiti criminali familiari; la seconda dedicata al progetto
“Liberi di scegliere”, rivolto ai minori figli di ’ndrangheta; la terza focalizzata sui figli di Riina e Provenzano: boss mafiosi tra i più noti in Italia.
Tra i protagonisti c’è anche Francesco Tiberio La Torre, figlio di Augusto del clan dei Chiuovi di Mondragone.
L’autore ci porta in questo mondo attraverso ricostruzioni storiche, incontri e interviste con i figli dei boss, i loro amici, i membri della loro famiglia, magistrati, giudici, avvocati e
psicologi.
Dario Cirrincione, Figli dei boss. Vite in cerca di verità e riscatto, Edizioni San Paolo 2019, pp. 224, euro 17,00
DARIO CIRRINCIONE, nato a Palermo nel 1983. Giornalista professionista dal 2009. Ha iniziato
questo mestiere a 17 anni, a Palermo, lavorando al Giornale di Sicilia e a Tgs; poi ha collaborato
con Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera, l’agenzia di stampa Italpress e riviste settoriali. Dal 2010
a Sky Tg24 ha curato il coordinamento editoriale onair e online del Tg e il settimanale di
approfondimento Hashtag24.
È stato inviato a Cipro durante la crisi del 2013, a Bruxelles e
Strasburgo per seguire l’attività dell’Ue; in Austria e Ungheria per raccogliere le storie di immigrati
e rifugiati. Oggi lavora nelle Media Relations di Terna S.p.A