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Minacce sui social: Procura indaga su parenti della povera Katia Tondi

San Tammaro. Si è tenuta ieri l’ultima udienza per l’omicidio di Katia Tondi, la giovane mamma uccisa nel luglio 2013 nella casa al Parco Laurus di San Tammaro. Il presidente della Corte d’Assise ha disposto la trasmissione in Procura dei documenti esibiti dall’avvocato Natalina Mastellone nel corso della deposizione di Emilio Lavoretano, indagato per l’omicidio della moglie.

 

Inchiesta per minacce

 

Il giudice ha, però, chiesto che si aprisse un’inchiesta parallela in riferimento alle minacce lanciate contro Lavoretano tramite Facebook e contro le offese alla giustizia, sempre via social, di cui si sono resi protagonisti alcuni familiari di Katia Tondi. Alcuni familiari di Katia Tondi, attraverso Facebook, hanno commentato un articolo, scrivendo “Se l’assassino di Katia non dovesse farsi il carcere a vita, si farà direttamente il cimitero”, minacce che sono state acquisite in aula. “Temo per la mia incolumità – ha dichiarato Emilio Lavoretano – Quando cammino per strada mi guardo le targhe delle auto che mi seguono”.