AGGIORNAMENTO ORE 14 E 20. La linea del Comune è quella dettata nel documento inviato venerdì di cui parlava la preside Falzarano.
Dieci le persone che sono state ricevute dal commissario Aldo Aldi. Nonostante siano stati più di un’ora nell’ufficio, non ci sono sbocchi.
Aldi ha lasciato intendere: “se andate a scuola tutti di mattina e la preside vi autorizza, i plessi saranno chiusi”.
A quel punto potrebbero essere utilizzati i container, ma i tempi rischiano di diventare lunghi.
Ora la delegazione, dopo una lite tra loro abbastanza intensa, per poco non volavano le mani tra alcuni genitori, si sta recando dalla preside Falzarano.
C’è poi l’eventualità che alcuni bambini di Cervino potrebbero andare nel plesso di Forchia, appena rimesso a posto, ma i genitori lo giudicano troppo lontano.
Non si capisce cosa abbiano fatto con quella scala antincendio che manca alla scuola Valentino, appena consegnata dopo i lavori.
Possibile che nessuno abbia controllato?
Aggiornamento. Arrivati sul Comune i manifestanti hanno preso atto che non c’erano né il commissario prefettizio Aldo Aldi e né il dirigente dell’ufficio tecnico Esposito Acanfora.
Momenti di tensione per via della viabilità. Alcune di macchine di persone del Napoletano si trovate immischiate nel traffico e gli occupanti delle stesse nel tentativo di passare stavano quasi investivano una signora del posto. Sul Comune si dice che Aldo Aldi arriverà verso mezzogiorno.
Cervino. Grandissimo successo sta avendo la manifestazione a Cervino contro i tripli turni imposti dalla scuole dopo che il Comune ha limitato le capienze delle scuole per un massimo di 100 unità alla volta, per via dell’agibilità sulle disposizioni antincendio.
Ci voleva una problematica di tale portata per risvegliare una comunità come questa. Il lungo corteo è partito dal cimitero scortato dalla polizia. Tantissima la rabbia delle mamme e degli studenti. Alla fine tutti sono arrivati fuori il plesso Fermi e la preside, accolta dagli applausi, ha chiaramente detto che a Cervino è stato inferto un colpo mortale.
Insomma le si è dovuta attenere agli input del Comune. “Non ho avuto rassicurazioni – ha detto la preside – ci avete chiuso tutti i plessi con limitazioni anche sui colloqui e sui collegi. Inoltre anche i Pon previsti dovranno essere rinviati al Miur, fondi stanziati di cui non potremmo godere. Le responsabilità sono di qualche anno fa”.
C’è un problema tra il Comune e la scuola, anche sui tempi di comunicazione: “Hanno lasciato la scuola così in ginocchio per salvaguardare le loro responsabilità”– ha concluso la preside che ha chiesto anche locali idonei, alternativi per accogliere gli alunni.
Ora il corteo si sta spostando verso il Comune, indicato da tutti come il maggiore responsabile di una situazione davvero grottesca.
SEGUE AGG.
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