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Spaccio nelle palazzine, trovata la contabilità in casa di una giovane

Marcianise. La collaborazione di Giuseppe Grillo con i magistrati prosegue e sta dando importanti riscontri agli inquirenti che stanno provando a ricostruire le dinamiche del business dello spaccio di stupefacenti in tal senso. In attesa della sentenza di primo grado del processo Unrra Casas, che per coloro che hanno scelto l’abbreviato potrebbe arrivare già prima dell’estate, il nipote dell’imprenditore Angelo Grillo ha reso nuove confessioni ai magistrati.

In particolare l’attenzione del neo collaboratore di giustizia si è soffermata su un manoscritto che le forze dell’ordine hanno rinvenuto a casa di una 35enne nella zona del Parco Primavera. Si tratta di un foglio dove sono riportate cifre riconducibili alla quantità di stupefacenti.

Lo stesso Grillo ha confermato che la giovane teneva il “fumo” per conto del clan dietro il pagamento di 150 euro a settimana. Non solo: il cugino della 35enne (inconsapevole però di quest’azione), avrebbe anche fatto sparire dell’hashish da Marcianise per portarlo in Calabria e poi rivenderlo nelle piazze di spaccio calabresi, stando a quanto evidenziato da Giuseppe Grillo nel suo racconto.