Capua. Tensione a Capua per il match tra la formazione locale e il San Nicola, match valevole per la 24esima giornata del campionato di Prima Categoria. E’ finita tra spintoni e colpi proibiti fuori dal campo, nonostante l’accesso agli spalti del “Reale” era stato vietato al pubblico. L’assenza dei tifosi non ha raffreddato però gli animi e la scintilla è scoccata al 90° quando l’arbitro, sul risultato di 1-0 per gli ospiti ha concesso un rigore al Capua.
Il penalty è stato tirato per ben tre volte e soltanto alla terza l’attaccante dei giallorossi ha trovato il gol del pari. Al termine della partita è nato un parapiglia che ha coinvolto anche i dirigenti delle due squadre e l’allenatore locale. Sono volati spintoni e pugni, prima dell’arrivo dei carabinieri che hanno riportato la calma.
In attesa di un chiarimento sia da parte degli investigatori che degli organi federali c’è da registrare la dura presa di posizione del San Nicola che attraverso il proprio profilo ufficiale si è scagliato contro l’allenatore del Capua accusato di aver aggredito con un pugno il presidente Menditto.
“Vogliamo puntualizzare anche che abbiamo giocato una partita a porte chiuse, proprio perché la società che ci ha ospitati, era già stata punita per avvenimenti violenti similari a questo, quindi recidivi a episodi assolutamente “antisportivi”. Non per questo però, siamo arrivati al campo pensando di trovarci in una simile situazione, a nostro dire “surreale”, quasi “paradossale”! Giunti in questura con le forze dell’ordine, sono state adottate le giuste misure di tutela e gli interessati in questa vicenda sono stati denunciati.”