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“Dammi i soldi e superi il concorso”: sentenza per 8. Promettevano posti in polizia e finanza. I NOMI

Aversa. Mazzette per entrare nell’Esercito, sentenza per 8. Il tribunale di Napoli Nord ha emesso in questi giorni la sentenza di primo grado: sono stati inflitti a Antonio Cassese di Villaricca 1 anno e mezzo di reclusione (con pena sospesa); a Enrico Cassese 3 anni e mezzo; a Carmine Imparato di Sessa Aurunca 5 anni; a Marianna Ciccarelli di Giugliano 2 anni (con pena sospesa); a Salvatore Pagliuca di Aversa 2 anni (con pena sospesa); a Giuseppe Garofano di Aversa 2 anni (con pena sospesa); a Caterina Grimaldi di Giugliano 1 anno e mezzo (con pena sospesa); a Michele Mastrogiacomo di Giugliano 8 mesi (con pena sospesa).

L’indagine della Procura della Repubblica di Napoli Nord aveva portato nel novembre 2016 all’esecuzione di 6 ordinanze per i reati di truffa, favoreggiamento e millantato credito. Secondo l’ipotesi accusatoria il gruppo, composto da 3 agenti della Polizia Penitenziaria, da un ufficiale superiore dell’Esercito in servizio al Comando Logistico Sud di Napoli, nonché dalla moglie e dal fratello di quest’ultimo, prospettava falsamente a privati cittadini la possibilità di influire su pubblici ufficiali o pubblici impiegati per il superamento di concorsi indetti dalla Polizia Penitenziaria (concorsi per agente per gli anni 2012, 2013 e 2015), dalla Polizia di Stato (concorso per agenti per l’anno 2013) e della Guardia di Finanza (concorso per ispettore per l’anno 2014).

L’attività investigativa, nel suo complesso, ha consentito di ricostruire 20 episodi illeciti (riferiti a 3 aspiranti per la Polizia di Stato – 2 per la Guardia di Finanza e 15 per la Polizia Penitenziaria), che avrebbero fruttato in totale 282.000 euro dal 2012 al 2015.