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Predecessore di Velardi dal pm: dubbi sulla procedura. Campolattano al telefono: “Quelle non le posso avere”

Marcianise. Parte da lontano l’inchiesta che ha portato oggi al maxi sequestro ed all’esecuzione delle misure cautelari. Il 2 settembre 2017 il commissario straordinario Antonio Repucci (totalmente estraneo alla vicenda, ndr), che ha guidato l’Ente prima dell’elezione di Velardi, venne sentito a sommarie informazioni dal pubblico ministero.

Dal faccia a faccia emersero perplessità sul fatto che la proposta non era passata in consiglio ma aveva ricevuto l’avallo della giunta La giunta approvava il 31 ottobre 2016 lo schema di accordo con valore di transazione predisposto da Spasiano autorizzando la sottoscrizione dell’atto previa verifica e acquisizione del documento in atte Secondo l’accusa la fideiussone presentata da Ise a garanzia dell’accordo con l’amministrazione comunale non era regolare.

In una conversazione telefonica Antonio Campolattano fa sapere all’avvocato della famiglia proprietaria dei terreni di aver raggiunto un accordo col Comune di Marcianise grazie al rilascio di polizze fideiussorie a garanzia degli obblighi assunti con l’Ente, dinanzi a un soggetto come Ise che per le sue difficoltà economiche non può accedere alle fideiussioni bancarie: “Se poi va bene, io ce l’ho quello del Confidi. Io per me questi li posso dare, lei siccome mi chiese quelle bancarie io quelle non le posso avere, ma quelle del Confidi le posso dare, sono delle fideiussioni a prima richiesta che ho dato”.