CASERTA (Stefania Mastroianni). Il Centro sociale Ex Canapificio di Viale Ellittico si è visto apporre i sigilli. Il 12 marzo, la struttura è stata sequestrata dai Carabinieri per conto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Il provvedimento, emesso a causa di una constatata inagibilità dovuta a carenze connesse ad infiltrazioni di acqua piovana che renderebbe la struttura pericolante, è stato accolto con sfavore da tutti i volontari, da sostenitori e cittadini. Accolto invece con entusiasmo da un tweet del Ministro Salvini che parla di “pacchia finita”.
I cittadini però non ci stanno e rispondono alle accuse di lassismo che negli ultimi tempi piombano su una parte della popolazione vista con sospetto da alcuni esponenti politici.
Sono proprio i casertani ad aver diffuso sui social media un comunicato in cui sostengono il Centro sociale Ex Canapificio, con un elenco delle attività svolte dai volontari della struttura a sostegno di cittadini e migranti.
Nella lista delle attività attestate: sostegno al reddito per circa 400 famiglie casertane, indirizzo verso attività di pubblica utilità, REI e Reddito di Cittadinanza, sportelli di supporto ai migranti contro sfruttamento e irregolarità, iniziative come Piedibus – che ha portato circa 200 bambini a scuola a piedi – ma anche doposcuola, laboratori pomeridiani per bambini e ragazzi.
Tutte attività che puntano alla costruzione di una rete sociale di inclusione a partire dal basso. Modello di cittadinanza attiva, dunque.
Tra le tante cose, l’Ex Canapificio si è distinto per aver gestito dal 2007 il progetto di accoglienza SPRAR , con cui si sono costruiti dei veri e propri percorsi di vita lavorativa che hanno garantito ai migranti nuove opportunità contro il caporalato, la violenza e le derive criminali. Lo SPRAR ha reso Caserta un modello virtuoso di accoglienza.
A chi li accusa di aver aiutato “i fratelli migranti” senza curare l’aspetto strutturale grazie ai fondi ministeriali, qualcuno risponde che quegli stessi fondi sono legati alla loro destinazione d’uso e non a scopi differenti da quelli meramente solidaristici.
In tutto questo malumore e scambio di tweet e post Facebook, si è inserito a sostegno anche un video del noto giornalista Sandro Ruotolo.
Oggi, cittadini, sostenitori e attivisti del Centro sociale Ex Canapificio sono scesi in piazza per protestare contro il provvedimento, auspicando che la Regione Campania, proprietaria dello stabile, insieme alla Prefettura e al Comune di Caserta si attivino per mettere in sicurezza la struttura, di modo che le attività possano essere presto riprese.
Per sabato 16 marzo alle ore 14 è invece fissato un corteo nazionale.